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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura

Giorno della Memoria, la cerimonia alla Risiera di San Sabba

Per la prima volta dalla sua istituzione, la cerimonia si è svolta senza il pubblico. Dipiazza rivolge un messaggio ai giovani: "Difendete la democrazia"

Per non dimenticare e affinché non accada mai più. La cerimonia alla Risiera di San Sabba in occasione della Giornata della Memoria si è svolta questa mattina senza pubblico, prima volta da quando vent'anni fa venne istituita a livello mondiale. 

Tra le mura di quello che fu l'unico campo di sterminio su suolo italiano durante la Seconda guerra mondiale hanno presenziato i vertici delle istituzioni locali e regionali, il prefetto di Trieste Valerio Valenti, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e le più alte cariche provinciali delle forze dell'ordine. 

Una cerimonia riservata a circa un centinaio di persone che ha voluto ricordare le migliaia tra ebrei, oppositori politici, omosessuali, sloveni, croati, sinti e rom, passati attraverso l'orrore che veniva perpetrato dentro la Risiera. 

La stragrande maggioranza dei deportati italiani che vennero assassinati nel lager di Auschwitz partirono proprio dal campo nazista del rione di Valmaura.

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha chiesto scusa a nome della città per i crimini commessi dal nazifascismo e ha rivolto un messaggio alle giovani generazioni: "Siete gli architetti del futuro, coltivate la memoria e difendete la democrazia".

In rappresentanza dei sindaci degli altri comuni il discorso è stato letto dal primo cittadino di San Dorligo della Valle/Dolina, Sandy Klun. "In questa giornata ci chiediamo come è possibile che nel passato sia potuto succedere tutto questo".

Per quanto riguarda le altre comunità religiose, sono intervenuti il rabbino di Trieste Alexander Meloni, padre Raško Radović stavroforo del tempio serbo-ortodosso, il vescovo Gianpaolo Crepaldi ed il pastore luterano Peter Ciaccio.

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