Sciopero della fame contro le case di riposo, la storia di Giuseppe, invalido dopo cinque operazioni sbagliate
La storia è quella di Giuseppe Verardi, originario di Latina, residente a Monfalcone e affetto da poliomelite da quando aveva otto mesi. "Ho girato tante case di riposo, sono nauseato". L'amministrazione comunale è a conoscenza della vicenda. Grilli: "Ho incontrato Giuseppe più volte, per aiutarlo tramite i servizi deve essere residente qui"
TRIESTE - Uno sciopero della fame in piazza Unità, per denunciare le condizioni e le modalità di lavoro nelle case di riposo. È la protesta lanciata da Giuseppe Verardi, 66 anni, originario di Latina e affetto da poliomielite da quando aveva otto mesi. Durante la sua vita è stato sottoposto a ben cinque interventi tra Roma e Bologna e che, invece di essere risolutivi, hanno aggravato la sua condizione. “Ho ricevuto trattamenti inumani all’interno della diverse case di riposo in cui sono stato - racconta Giuseppe -, sono nauseato". Giuseppe è residente a Monfalcone. Per poterlo aiutare dal punto di vista dei servizi sociali del Comune di Trieste, il sessantaseienne dovrebbe spostare la sua residenza nel capoluogo giuliano. L'assessore Carlo Grilli: "Ho incontrato più volte Giuseppe, conosco bene la sua vicenda".