"Glenn Miller Orchestra" al Rossetti: intervista al direttore Wil Salden
"Non vedo l'ora di tornare a Trieste al Rossetti, uno dei teatri più belli in cui abbiamo suonato. L'ultima volta se non ricordo male fu a dicembre del 2014, ricordo benissimo che fu una serata davvero magica e vi prometto che lo sarà altrettanto venerdì sera".
La magia della Swing Era e dell’inconfondibile Glenn Miller Sound rivive a Trieste con la leggendaria Glenn Miller Orchestra, il più famoso ensemble jazz e swing del mondo, capitanato da Wil Salden, il direttore olandese che dal 1985 gira l’Europa celebrando il mito di uno dei più importanti e influenti musicisti del Novecento. L'appuntamento è per venerdì 22 marzo alle 21.00 al Rossetti, a più di 4 anni dalla loro ultima strepitosa performance dove si chiuderà il tour italiano del nuovo show "Jukebox Saturday Night". Per saperne di più e per rendere l'attesa ancor più piacevole abbiamo intervistato proprio Wil Salden.
Cos’è per lei la musica swing? Avrebbe mai immaginato di portare nei teatri questo genere musicale? E, soprattutto, qual è il suo ruolo oggi?
La musica swing per me è gioia e noi siamo veramente onorati di poterla suonare su palcoscenici così importanti di fronte a migliaia di persone. Sono il Direttore della Glenn Miller Orchestra in Europa, ho iniziato gli studi su Glenn Miller nel 1978 e successivamente ho fondato l'orchestra che dal 1985 porta in tutto il vecchio continente il suono e la storia del leggendario Glenn Miller, abbiamo fatto più di 5.000 concerto suonando di fronte a più di 4 milioni di persone.
Qual è il segreto del strepitoso successo della Glenn Miller Orchestra?
Non ti saprei dire quale sia il vero segreto, però posso dirti che queste musiche sono conosciute e usate ancora oggi da chiunque e ovunque, dagli spot pubblicitari ai teatri, passando per le sale da ballo, i cinema e tutti i luoghi in cui si ascolta musica, della buona musica.
Qual è il pezzo che ama di più?
In The Mood è sicuramente il pezzo più conosciuto che tutti noi, giovani e meno giovani, amiamo tantissimo, però non ne ho uno preferito e anche in questi giorni di tour in Italia sto ascoltando nomi importanti della Swing Era, da Benny Goodman a Count Basie, passando per Harry James.
Per chi accorrerà per la prima volta al vostro concerto, cosa troverà? Cosa lo aspetta?
Cerchiamo di guidare il pubblico in un viaggio nella Swing Era e nel Glenn Miller Sound. Suoniamo la musica nello stesso stile e modo in cui la suonava Glenn Miller, perchè questo desidera il pubblico e perchè noi vogliamo continuare a diffondere il suo mito facendolo conoscere anche alle generazioni più giovani, che magari accompagnano i genitori o i nonni al concerto.
Non è la prima volta che suonate in Italia, cosa pensate del pubblico?
L'Italia è indubbiamente uno dei nostri paesi preferiti, sicuramente per il cibo e per la bellezza dei luoghi, ma anche per l'affetto che il pubblico ci riserva ogni sera. Ti sto rispondendo adesso, dopo aver appena terminato un concerto bellissimo al Teatro Verdi di Firenze e non vedo l'ora di tornare a Trieste al Rossetti, uno dei teatri più belli in cui abbiamo suonato. L'ultima volta se non ricordo male fu a dicembre del 2014, ricordo benissimo che fu una serata davvero magica e vi prometto che lo sarà altrettanto venerdì sera.