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La cerimonia / Piazza Unità d'Italia

Grande festa in municipio per i 140 anni del Piccolo, si prepara la "rivoluzione digitale"

Il direttore Monestier: “Verso una nuova struttura del sito, sarà uno tsunami digitale”. Il sindaco Dipiazza conferisce il sigillo trecentesco: “Da voi più soddisfazioni che negatività”

Lo storico quotidiano di Trieste “Il Piccolo” compie oggi 140 anni e riceve il sigillo trecentesco da parte del sindaco Dipiazza. La cerimonia si è svolta alla presenza del direttore Omar Monestier e della condirettrice Roberta Giani nella rinnovata sala del Consiglio Comunale, nel rispetto delle disposizioni anti – Covid. L’evento è stato condotto dal giornalista Pietro Spirito, alla presenza del sindaco e di alcuni assessori, dell’amministratore delegato di Gedi, Fabiano Begal, della redattrice più giovane, Elisa Lenarduzzi, insieme al redattore più anziano, Piercarlo Fumanò e il rappresentante sindacale, Ciro Esposito.

Il sindaco ha ringraziato la testata a nome della città: “Il Piccolo è una bella immagine e una guida per la nostra città, ha passato due guerre mondiali e ha avuto momenti di difficoltà, è bello avervi qui oggi. In questi anni, devo essere sincero, da voi ho avuto più soddisfazioni che negatività. E i prossimi saranno anni importantissimi per la città e per tutta quest’area che riprenderà una vitalità incredibile”.

Omar Monestier ha dichiarato che “il Piccolo è parte integrante della storia di questa terra” e ha annunciato che “il prossimo anno il nostro sito avrà una nuova struttura, sarà un vero e proprio tsunami digitale”. Secondo il direttore “il rischio è quello di perdersi nel passato, quando vendevamo più copie cartacee ed eravamo più numerosi, ma oggi grazie alla tecnologia la nostra audience è più alta”.   “La stella polare da seguire - ha concluso- è quella del lavoro e della libertà, per la democrazia e la verità, buon compleanno “Il Piccolo”.

Secondo Roberta Giani, la testata locale è “la voce di una comunità, di Trieste, della Venezia Giulia, di un territorio particolare. E credo e debba dar voce a tutti, soprattutto alle forze migliori e più positive di questa realtà, quelle che guardano al futuro e senza paura al cambiamento”.

Il direttore e la condirettrice hanno poi firmato il libro d’oro del Comune, lasciando rispettivamente le seguenti dediche: “Liberi Sempre” e “Ci vediamo per il prossimi 140 anni”.

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