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Nuove regole sul Green pass: cosa cambia da oggi

Da oggi 1 febbraio la nuova stretta anti Covid è realtà: servirà il Green Pass base, ovvero anche solo con tampone negativo, per andare a pagare un bollettino postale o a versare un assegno in banca

Da oggi, 1 febbraio, la nuova stretta anti Covid è realtà: servirà il Green Pass base, ovvero anche solo con tampone negativo, per andare a pagare un bollettino postale o a versare un assegno in banca. Per gli ultra cinquantenni possono scattare le prime sanzioni da 100 euro in caso di mancata vaccinazione (ma i tempi potrebbero allungarsi). Come riferisce Today, oggi è una data spartiacque: lo prevede espressamente l’ultima normativa anti-Covid (il Dl 1/2022) approvata dal Consiglio dei ministri a inizio gennaio nel pieno della quarta ondata del virus. La validità del green pass scende da 9 a 6 mesi, solo per chi ha già ricevuto la terza dose. A breve poi diventerà senza una scadenza precisa, almeno per un po', non essendoci quarte dosi all'orizzonte. 

Mascherine fino al 10 febbraio

Fino al 10 febbraio le mascherine saranno ancora obbligatorie ovunque anche all’aperto. Compresa la zona bianca. La misura interessa a oggi tre Regioni che si trovano in questa fascia: l’Umbria, il Molise e la Basilicata. Dalla zona gialla in su, infatti, vanno indossate sempre e fino alla fine dello stato di emergenza da Covid, fissata per ora al 31 marzo.

Green Pass, le regole da oggi e dal 15 febbraio

Green Pass necessario per entrare negli uffici pubblici, negli uffici finanziari e nelle attività commerciali (ossia i negozi). Ma le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite - andare in una caserma, ad esempio, per sporgere denuncia - senza bisogno di esibire il certificato verde. Il Green pass non servirà dunque per entrare in tutti i negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati. Il Green Pass di base o rinforzato sarà necessario anche per entrare nei negozi di abbigliamento, nelle librerie, nei negozi di giocattoli per bambini o dal tabaccaio. Restano esclusi, in sintesi, solo pochi esercizi: supermercati, alimentari, negozi di animali, benzinai, farmacie e ottici.

La versione rafforzata del certificato, quella rilasciata ai vaccinati, è già richiesta per sedersi al bar o al ristorante all'aperto, per andare in palestra, in piscina, al cinema, al teatro, nei palasport e allo stadio. Il governo ha chiarito che l’accesso libero a tutti questi "esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie". Per le persone che accederanno senza Green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. Rinviata al prossimo Cdm in programma mercoledì la decisione sull'estensione della durata del Green pass per chi ha fatto la terza dose, forse con scadenza indefinita in quanto per ora non è in programma una quarta dose di vaccino.

Le multe

Sempre da oggi scattano le multe per tutti gli over 50 (salvo chi ne è esentato per motivi di salute) che non sono vaccinati contro il covid: per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, infatti, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.

Dal 15 febbraio prossimo, inoltre, il nuovo decreto introduce l’obbligo di Green pass rafforzato o Super green pass per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età che accederanno ai luoghi di lavoro. "L'obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione".

Le nuove regole sulla Dad

Per un vero cambio di passo è essenziale che cambino le regole talvolta inestricabili, per le famiglie e per gli istituti stessi, della quarantena a scuola. Oltretutto, le Regioni hanno da tempo ammesso di non essere in grado di assicurare tamponi e tracciamento nelle classi, in questa fase epidemica durante la quale proprio sono i giovani i più colpiti. Domani il governo scriverà nuove norme per la Dad, che da 10 giorni dovrebbe passare a 5. Verranno previste regole uguali o comunque molto simili per i vari cicli di studio: fino a tre casi si va tutti a scuola. Poi ci saranno differenze tra i vaccinati con tre dosi o da meno di 120 giorni e gli altri. Per i positivi, sempre se vaccinati, il periodo di isolamento potrebbe durare "solo" 7 giorni e non più 10. Addio ai due tamponi alle elementari (T0 e T5). La partita, comunque, non è ancora chiusa: saranno 24 ore "calde". Alle materne e negli asili si continuerà ad andare a casa con un solo caso perché a quell'età non ci si può vaccinare: su questo punto non sembrano esserci dubbi.

Discoteche ancora chiuse

Le discoteche dovranno restare chiusi per altri 10 giorni. L’11 febbraio si potrà tornare a ballare con il Green Pass rafforzato. In un primo momento si era deciso di prolungare lo stop fino a metà febbraio, ma il ministro del Turismo leghista Massimo Garavaglia è riuscito a imporre il cosiddetto “lodo San Valentino” ottenendo lo sconto di 4 giorni sulle chiusure. Con l’ok di Mario Draghi, il timing è stato rivisto.

Viaggi, cosa cambia

All’arrivo niente più test per i turisti dei Paesi Ue Da oggi chi arriva da un Paese dell’Unione europea potrà entrare in Italia con il Green Pass e quindi, se vaccinato o guarito, senza dover fare anche il tampone. Prorogate le misure sui corridoi turistici, a cui ne sono stati aggiunti di nuovi: Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Si tratta di viaggi organizzati.

Solo zona rossa

Il governo in settimana eliminerà la zona gialla e quella arancione con un decreto ad hoc. Resterà solo la zona rossa. I parametri dei colori delle regioni stanno per essere rivoluzionati: cambierà radicalmente il quadro, a partire dal riconteggio delle percentuali di malati Covid nei letti degli ospedali, ma va ribadito che oggi come già oggi tra zona bianca, gialla e arancione non cambia quasi nulla. La tabella con le attività consentite con e senza Green Pass in zona bianca, gialla e arancione è disponibile a questo indirizzo.  La cancellazione di giallo e arancione è una presa d'atto della realtà, poco di più.  L'esecutivo vorrebbe mantenere in piedi il sistema dei colori per l'analisi epidemiologica e per la zona rossa. Restano da decidere le attività da chiudere nella fascia a più alto rischio. La zona rossa diventerebbe in ogni caso molto lontana, se arriverà l'ok al parziale riconteggio dei ricoveri con i nuovi parametri (solo malati di Covid e non ricoverati per altre patologie): ed è l'unica zona con restrizioni vere per tutti. 

E' solo la zona rossa quella in cui sono ancora eventualmente vigenti le regole dell'inverno 2020-2021. Scattavano in quel caso le chiusure, con coprifuoco e limitazioni agli spostamenti per tutti. Bar, ristoranti, negozi, palestre, cinema, teatri e musei chiusi per tutti, anche se si è vaccinati. In zona rossa non si può in teoria uscire dal Comune di residenza se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Ristoranti e bar sono chiusi, consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Restano chiusi tutti i negozi ad esclusione di quelli con codice Ateco consentito, in particolare alimentari, supermercati, farmacie, edicole, tabaccherie e abbigliamento per bambini. In tutti i casi i trasporti sono sempre aperti e accessibili, ma con Green Pass.

Fino a quando Green Pass e stato di emergenza

Fino a quando avremo a che fare col Green Pass? "Via il green pass a fine primavera" chiede Fabio Ciciliano, medico ed esponente del Cts, secondo cui è ora di cambiare le regole anche se con cautela. Il certificato verde "diventerà sempre più residuale con l'incremento delle vaccinazioni e la riduzione dell'impatto del virus sul sistema sanitario. E alla fine della primavera si può pensare di toglierlo definitivamente. Nel frattempo va abolita la scadenza per chi ha fatto il booster". Il calendario è tutto da definire però. Febbraio è il mese decisivo: lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non verrà più prorogato, a meno di novità sostanziali in senso negativo nelle prossime settimane. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, è ottimista: la fine delle misure straordinarie sarebbe vicina.

Fonte: Today

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