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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Guardia di Finanza di Trieste Scopre Maxi Frode all'Inps

Nell'ambito dell'operazione di servizio denominata "Bisonte della strada" i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trieste sono riusciti ad individuare una maxi frode sia a fini contributivi che fiscali nel settore...

Nell'ambito dell'operazione di servizio denominata "Bisonte della strada" i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trieste sono riusciti ad individuare una maxi frode sia a fini contributivi che fiscali nel settore del trasporto merci nazionale ed internazionale.
Le indagini, durate oltre un anno, e condotte sotto la direzione del Sostituto Procuratore dr.ssa Lucia Baldovin della locale Procura della Repubblica, hanno avuto avvio dagli sviluppi di elementi investigativi acquisiti in esito ad una verifica fiscale condotta nei confronti di una primaria società di trasporti con un elevato volume d'affari. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno scoperto, dopo minuziose indagini condotte in varie aree del territorio nazionale, la predisposizione e l'utilizzo di una apposita rete di distinte società di cui una con unità operative ubicate in Umbria, Campania, Veneto, Toscana, Lombardia e Liguria, che erano solo apparentemente estranee all'impresa controllata e che, invece, venivano impiegate per assumere nuovamente ben 230 autisti di autoarticolati, previamente licenziati, il tutto allo scopo di poter indebitamente fruire di apposite agevolazioni contributive.
Queste ultime sono previste a favore di imprese che assumono disoccupati con contratto di lavoro a termine di durata non superiore a dodici mesi, con possibilità di estensione del beneficio per un altro anno in caso di assunzione a tempo indeterminato.

In questa ipotesi è concesso, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta, un contributo mensile pari al cinquanta per cento della indennità di mobilità che sarebbe stata versata al lavoratore.

Gli investigatori hanno, invece, accertato che le aziende utilizzate solo formalmente come nuovo datore di lavoro erano inconsistenti sotto il profilo dell'organizzazione di mezzi e che queste ultime avevano quale unico cliente il gruppo societario a cui avevano messo a disposizione - mediante un contratto di "affiliazione ed appalto di servizi" - proprio gli stessi autisti precedentemente licenziati, che continuavano invece a svolgere le medesime mansioni nelle originarie sedi di lavoro.

Questo viaggio solo "virtuale" tra i registri contabili ed amministrativi aveva consentito, quindi, di fruire illecitamente, per circa due anni, di quasi 3 milioni di euro di sgravi contributivi.

I tre responsabili individuati sono stati denunciati in concorso continuato per il reato di somministrazione fraudolenta di manodopera e di truffa aggravata nei confronti dell'lNPS i cui uffici ispettivi, grazie alle segnalazioni della Guardia di Finanza, hanno potuto avviare con immediatezza il procedimento amministrativo sanzionatorio a carico degli autori della truffa, per recuperare gli sgravi illegittimamente beneficiati, che saranno, così, messi a disposizione di altri operatori per consentire il rispetto dello spirito della legge, anche nel rispetto dei principi di leale concorrenza, in un settore particolarmente sensibile come quello dell'autotrasporto nazionale ed internazionale di merci.

E' stata anche constatata la deduzione di costi illeciti da reato per alcuni milioni di euro, attualmente al vaglio degli uffici finanziari.

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