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Cronaca

Nasce la “Guidina di Trieste”: Corrado Premuda spiega la città a grandi e piccini

La città raccontata e illustrata a ragazzi e famiglie, con un occhio sia ai turisti e visitatori. Un libro che riassume e 'confeziona' la storia di Trieste, soprattutto quella del 900, a misura di bambino, modellando in metaforici colori pastello tutto il nero e il rosso della nostra storia

Una nuova guida di Trieste fatta apposta per bambini, ragazzi e famiglie, con un occhio sia ai turisti e visitatori, sempre più incuriositi dal nostro capoluogo, ma anche ai triestini, che amano i libri sulla loro città. La nuovissima Guidina di “Trieste” di Corrado Premuda (edizioni EL, 80 pagine, 10 euro) arriverà nelle librerie l'11 febbraio e sarà presentata domenica 16 febbraio da Eataly alle 16.30. Lo scrittore triestino, insieme all'illustrartrice Sara Menetti, firma il volume su Trieste delle 'Guidine' edite da EL, pensate proprio per i giovani viaggiatori.

Trieste, si legge nella sinossi, "viene raccontata come una piccola grande città allargata dal vento e dal mare. Posta tra l'Adriatico e le rocce del Carso, è tutta un saliscendi di panorami originali che danno le vertigini. Qui si incontrano da secoli popoli e culture diversi che danno vita a storie straordinarie". Una città per tutte le stagioni in quanto "d'estate è il posto giusto per fare un tuffo in mare, d'inverno è ideale per visitare i musei legati alla storia del Novecento. A Trieste c'è lo scheletro di un dinosauro perfettamente conservato e c'è la grotta gigante che scende nelle profondità del Carso". 

Tuttavia il termine 'guidina' non deve trarre in inganno: "Non bisogna pensare che un libro per ragazzi sia facile o scontato - spiega Premuda - perché i lettori giovani sono molto esigenti, pretendono chiarezza, storie, vogliono essere intrattenuti nella lettura. Quando scrivo cerco sempre di mettermi metaforicamente ad altezza ragazzo, pensando a quello che mi sarebbe piaciuto leggere da giovane".

"Nel caso della guidina di Trieste - continua  lo scrittore -, a parte raccontare i monumenti e alcune cose imprescindibili dell'essenza della città, ho cercato di estrapolare particolarità e curiosità. Dai mille modi di ordinare il caffè fino alla leggenda della Dama Bianca di Duino per passare poi alla bora, raccontando che i triestini la amano così tanto da dedicarle una via e diverse canzoni. Anche il termine caratteristico 'imborezà' deriva proprio dal nostro vento".

La principale sfida di Premuda è stata quella di riassumere e 'confezionare' la storia di Trieste, soprattutto quella del 900, a misura di bambino, modellando in metaforici colori pastello tutto il nero e il rosso della nostra storia. "Ancora adesso noi adulti ci scorniamo su alcune pagine delicate di questo secolo, semplificarle rimanendo fedeli al vero e senza censurare i momenti più difficili è stata una bella sfida. Tutto il 900 è passato in maniera molto forte a Trieste, che è una città simbolo di questa travagliata evoluzione storica, soprattutto delle sue pagine nere".

Sul lavoro di Sara Menetti Premuda si dichiara entusiasta: "ha fatto un ottimo lavoro e l'ha reso un progetto molto accattivante e prezioso per le famiglie e i giovanissimi. Sono molto contento di lavorare per le edizioni Eelle, una casa editrice con base a Trieste ma diffusa in Italia e con ragione, perché vanta un'altissima professionalità".

Corrado Premuda è uno scrittore, giornalista e insegnante. Tra i suoi libri per ragazzi, "Felici e contente" (2013), "Un pittore di nome Leonor" (2015), "La Barcolana dei bambini" (2017), "A bordo di un guscio di noce" (2017) e "Il vaso di Pandora" (2019). È autore di testi teatrali e radiofonici e di cataloghi d'arte, scrive sul quotidiano Il Piccolo. Tiene il corso di scrittura creativa Il Temperamatite, ha il blog motivipersonali.home.blog e il sito www.corradopremuda.com.

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