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Cronaca

Il Caso; La Iii Circoscrizione Vota e fa "Decadere" un Consigliere

In una riunione movimentata, anche dall'arrivo della Polizia locale, il Consigliere Stella è stato "espulso" definitivamente per troppe assenze; in realtà paga politicamente il suo cambio di "casacca". Gian Paolo Stella  (in foto) è stato eletto...

In una riunione movimentata, anche dall'arrivo della Polizia locale, il Consigliere Stella è stato "espulso" definitivamente per troppe assenze; in realtà paga politicamente il suo cambio di "casacca".

Gian Paolo Stella (in foto) è stato eletto il 16 maggio del 2011, con 68 preferenze, come consigliere della III Circoscrizione (quella di Roiano e Barcola per intenderci) nelle file del Partito Democratico. Da ieri sera però, in attesa di annunciati ricorsi amministrativi, è decaduto o, meglio, stato fatto decadere da un voto prettamente politico al termine di una tiratissima riunione terminata a notte inoltrata.

Alla base della decisione (caso più unico che raro, è la terza volta che succede in Italia) pesa l'assenteismo del consigliere che per impegni lavorativi, non ha presenziato alle riunioni dell'organo rionale per ben più delle tre assenze consecutive, previste dal regolamento, come condizione per avviare l'iter di decadenza.

Bisogna però rimarcare che, Stella non ha giustificato ufficialmente, e per iscritto, tali mancate partecipazioni al Consiglio, anche se a tutti era ben chiaro che si trattasse di assenze dovute alla particolare condizione lavorativa. Infatti inzialmente nessuna azione è stata intrapresa in merito.

Sennonchè la situazione "politica" nel parlamentino di Villa Prinz, nel giro dell'ultimo anno, è mutata in maniera inaspettata.
Prima l'uscita dal PD di due consiglieri (trasferitisi nel gruppo misto) e poi il coupe de theatre dello stesso Stella che dal partito di Renzi è emigrato in quello della Lega Nord di Salvini e Maroni.

Un salto non da poco che ha rotto i delicati equilibri della III Circoscrizione governata, dopo 20 anni consecutivi di centro destra, proprio da PD e centro sinistra e che di fatto ha tolto alla maggioranza i voti per poter "governare".

E mentre il presidente eletto Brandolisio, per problemi lavorativi, ha da poco lasciato il delicato incarico che lo vedeva presiedere un consiglio senza poter più contare sulla maggioranza dei voti, è emersa la necessità "politica" del centro sinistra di recuperare in qualche maniera il seggio "scippato" dalla Lega Nord.

Niente di meglio che le tante assenze del suo rappresentante, quindi, come strada da percorrere per poter ripescare un proprio fedelissimo "non eletto".

E così, dopo il cambio di casacca, le assenze di Stella sono divenute non sostenibili (e, a prescindere dalle considerazioni personali, in maniera ineccepibile) per il centro sinistra che ha avviato l'iter per far decadere Stella e sostituirlo con il primo dei non eletti.

Cosi ieri sera è avvenuta la resa dei conti in una riunione fiume durata quasi 6 ore che ha riservato ulteriori sorprese al momento del voto finale.

Poco possiamo raccontarvi dell'andamento della discussione, in quanto su indicazione degli uffici la stessa si è svolta a porte chiuse.

All'inizio della riunione Gian Paolo Stella, a tutela dei propri interessi, ha fatto intervenire la Polizia Locale (in foto mentre parla proprio con Stella) per far registrare tutta una serie di incongruenze (mancanza dell'invio della delibera in primis) che secondo tutto il centro destra sono state perpetrate in questa vicenda.

Una volta esaurita la discussione sul parere al Piano regolatore (che per la cronaca è stato bocciato con 10 voti del centro destra contro i 6 del centro sinistra e le astensioni di Federazione della Sinistra, Un'Altra Trieste e gruppo Misto), il pubblico presente è stato fatto accomodare fuori ed è inziato il braccio di ferro tra le "opposte" fazioni.

Al termine, dopo che a Stella di fatto è stato impedito di partecipare alla discussione ed alla relativa votazione (e qui le interpretazioni si sprecano sul caso specifico e sull'obbligo di astensione previsto dall'art. 68 legge 267 del 2000), il consiglio ha deliberato la decadenza del Consigliere Gian Paolo Stella con i 10 voti del Partito Democratico, della Federazione della Sinistra, del Gruppo Misto, dell'Italia dei Valori, dell'UDC (che in Consiglio Comunale è all'opposizione mentre in Circoscrizione è in maggioranza) ed a sorpresa del Consigliere Ballanzin di Un'Altra Trieste che con il suo voto ha difatto sancito l'espulsione di Stella.

Ad opporsi tutto il centro destra che ha potuto contare su 9 voti; conti alla mano se a Stella fosse stato permesso di votare (e su questo punto la discussione è andata avanti per ore con una interpretazione finale tutt'ora contestata dai protagonisti) il risultato sarebbe stato di 10 a 10 e la decadenza non sarebbe passata.

In attesa dell'annunciato ricorso amministrativo di Stella il consiglio della III Circoscrizione troverà un suo nuovo rappresentante (la prima dei non eletti del PD è Elisabetta Benedetti) nell'attesa di una nuova battaglia; quella per l'elezione del nuovo Presidente.

A Stella per ora non rimane che la soddisfazione, ironica, di essere paragonato a Berlusconi; entrambi decaduti per mano della sinistra.

Riproduzione riservata; fotografie di Lorenzo Giorgi


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