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Cronaca

Il Direttore Generale di Federmeccanica in visita in Fvg per incontrare le aziende

Stefano Franchi: «Da quando sono entrato in Federmeccanica ho voluto tenere un contatto diretto con le imprese italiane, perchè voglio conoscerle bene. Questa è la mia terza visita in Fvg»

Il Direttore Generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, è stato oggi in Friuli Venezia Giulia per una giornata di incontri e appuntamenti con lo scopo di incontrare le aziende del territorio e di confrontarsi con loro in particolare sulle relazioni industriali e lo sviluppo dei nuovi profili professionali tra digitalizzazione e alternanza scuola-lavoro. La giornata, organizzata da Confindustria Venezia Giulia, ha avuto inizio con una visita privata a Monte Carlo Yachts (Monfalcone), vera eccellenza del settore yacht made in Italy.

«Da quando sono entrato in Federmeccanica – ha spiegato il Direttore Generale Franchi – ho voluto tenere un contatto diretto con le imprese italiane, perchè voglio conoscerle bene. Questa è la mia terza visita in Fvg, e qui ho avuto modo di vedere vere eccellenze di made in Italy, dove si produce profitto, ma anche valori. Federmeccanica infatti non è un mondo, ma un universo, dove non si finisce mai di imparare, e di capire quanto forte sia la voglia e la passione di investire sulle persone, in un vero gioco di squadra. Momenti come questo sono importanti per superare molti stereotipi: quando mi chiedono se ho molti sogni, rispondo che ho molti obiettivi; e la sfida più importante è proprio cambiare la cultura della produzione industriale. Abbiamo cambiato il contratto, ma se cambiare la norma è facile, cambiare la cultura è molto molto più complicato. La nostra parola d'ordine è impegno, e insieme ce la faremo».

In particolare, sul distretto navale del Canale Est Ovest di Monfalcone, Franchi ha ricordato come «per creare un vero distretto è necessario investire, oltre che sulle strutture, anche nelle scuole e nella formazione».

Monte Carlo Yachts incarna perfettamente questo genere di visione: capace di far registrare, dalla sua nascita nel 2008, un fatturato in crescita da 2 a 75 milioni di euro e il passaggio dai primi 10 agli attuali 450 dipendenti. E' una realtà che ha potuto raggiungere tali risultati - ha spiegato il Direttore generale di Montecarlo Yacht Attilio Bruzzese - anche e soprattutto grazie a una fortissima tensione innovativa, concretizzata in un sistema di produzione brevettato capace di contrarre del 50% il tempo di creazione dei prodotti, e del 30% le ore di montaggio. «Inoltre, la nostra forza sta nella qualità – ha spiegato il DG Bruzzese – punto fondamentale delle nostre lavorazioni, dagli interni, ai materiali di costruzione agli arredi, tutti esclusivamente made in Italy». Nella visita, il direttore di Federmeccanica era accompagnato da Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Venezia Giulia; da Luca Davide Farina, Presidente della Sezione Meccanica e Impiantistica; da Mario Musolino, Presidente della Sezione Metalmeccanica e siderurgica; da Michela Cecotti, Presidente della Sezione Navalmeccanica aeronautica; da Fabrizio Russo e Marco Donda, membri del Consorzio per lo sviluppo dell’isontino. Presenti all'incontro anche Paolo Battilana, Massimiliano Ciarrocchi e Sonia Lussi, rispettivamente Direttore e Vice Direttori di Confindustria Venezia Giulia. Alle 14, nella sala conferenza del MuCa (Museo Cantieristica di Monfalcone), è stata la volta dell'incontro tra Federmeccanica e le aziende associate a Confindustria Venezia Giulia. Al centro dell'incontro le "Prospettive e indirizzi delle relazioni industriali per le imprese metalmeccaniche dopo il Rinnovamento contrattuale e il recente accordo interconfederale". Luca Davide Farina, Presidente della Sezione Meccanica e Impiantistica di Confindustria VG, ha ricordato le molte azioni messe in campo dall’Associazione inerenti la formazione per spingere alla frequenza dei corsi ingegneristici, il progetto Job4young, con la prima simulazione di contatti studenti-aziende, e i progetti di alternanza scuola-lavoro, che non si vuole diventino un mero ''parcheggio'' di studenti ma opportunità concrete.

Il Direttore Generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, ha fatto poi il punto sulla situazione del settore, a un anno e mezzo dalla firma del nuovo contratto. «L'alleggerimento del contratto nazionale, seppur leggero, deve comportare un aumento della distribuzione della ricchezza aziendale – ha chiarito il DG Franchi - Questa era la sfida, e realizzare il collegamento tra salari e produttività dell'azienda diventa quindi una realtà, per una vittoria di tutti». Altro elemento importante, ha spiegato ancora il Direttore di Federmeccanica, è l'assistenza sanitaria integrativa MètaSalute, estesa a tutti i lavoratori (con oltre 1 milione di iscritti). «Obiettivo realizzato in pochi mesi, con valenza economica e sociale enorme». La previdenza complementare Cometa, con la quale «l'elemento welfare è divenuto fondamentale nel contratto: pone infatti al centro le persone, che sono quell'insieme che fa delle nostre azienda una grande squadra»; e il sistema dei Flexible benefits. Allo stesso modo anche la formazione non è quantificabile ''in numeri'', «fa crescere anche economicamente, ma non è tutto. Serve per esempio a rispondere ad esigenze dell'azienda che magari non si presentano adesso. Ma la formazione sarà utile a rispondere a crisi aziendali», ha spiegato. Infine, ha illustrato la campagna di informazione di Federmeccanica, al centro della quale ci sono i protagonisti del nuovo contratto, ovvero i lavoratori e gli imprenditori.

La parola è poi passata a Mario Musolino, Presidente della Sezione Metalmeccanica e siderurgica, che ha illustrato l'alternanza scuola-lavoro come nuovo modo per fare collegamento tra azienda e scuola, ma va sostenuto da adeguati interventi. La Tavola rotonda pomeridiana ha poi messo a confronto aziende, cluster e scuole. Dopo i saluti del sindaco di Monfalcone Anna Cisint, che ha mostrato l’apprezzamento per iniziative che aumentano il coinvolgimento tra aziende, Istituzioni, territorio e forza lavoro attuale e futura, la parola è passata a Lucio Sabbadini, Amministratore Delegato di mareFVG, che ha descritto il cluster tecnologico marittimo della Regione Fvg, mentre il Polo Tecnico Professionale e dell’Economia del Mare FVG è stato illustrato da Michela Ceccotti, Presidente della Sezione Navalmeccanica aeronautica di Confindustria Venezia Giulia. Nato nel 2016 settembre su volontà della Regione Fvg, il Polo vede coinvolti 14 partner, tra cui scuole, enti formativi confindustria, cluster MareFvg, con lo scopo di individuare, all'interno dell'economica del mare, che è un argomento complesso date le tante sfaccettature, le esigenze formative del futuro e del presente, perché le competenze attuali sono molto diverse da quelle di "domani".

«Una delle attività del Polo è l'Osservatorio sull'economia del mare, che ha operato tramite questionari sottoposti alle aziende - ha spiegato Ceccotti - dai quali sono emersi risultati molto interessanti, come il fatto che le imprese in Fvg investono molto nella formazione legata a diversi aspetti, sia ricerca e sviluppo che relazionali, e ha messo in luce uno degli elementi più forti, proprio quello della della digital transformation. Il polo sta quindi cercando di mettere attorno al tavolo diverse competenze, con uno scopo: offrire ai giovani gli strumenti adeguati per il mondo del lavoro».

La parola è poi passata a Emanuela Fregonese e Raffaele Ferrio di Wärtsilä Italia Spa, che hanno illustrato il loro progetto scuola-lavoro, che ha già visto a maggio il coinvolgimento di circa 50 studenti, i quali effettueranno anche un'esperienza in Finlandia. A seguire gli interventi di Antonio Nadali (R&D Manager Transpobank Srl), di Vincenzo Caico e Lorella di Mattia, insegnanti rispettivamente Lorella di Mattia all'Istituto Tecnologico Marconi e all'Istituto Economico Einaudi, facenti parte dell'I.S.I.S. "Brignoli-Einaudi-Marconi" e di Luca Bortolussi, Coordinatore Corso di Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing, dell'Università degli Studi di Udine. La chiusura dei lavori è stata a cura di Stefano Franchi, direttore di Federmeccanica, che ha portato una relazione su Traineeship, progetto pilota promosso in collaborazione con Miur e Indire per la promozione di programmi di alternanza scuola-lavoro. La Tavola rotonda è stata promossa dall'Associazione degli Industriali insieme al Polo Tecnico Professionale per l'Economia del Mare del Friuli Venezia Giulia e al Maritime Technology Cluster FVG.

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