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Cronaca

La Commissione di Garanzia dichiara illegittima la protesta dei portuali. Clpt: “Siamo in dittatura, non ci fermiamo”

La protesta dal 15 al 20 ottobre, che prevede il blocco del porto, è sostenuta dai sindacati Fisi e Confsafi

La manifestazione con blocco del Porto, indetta dal Clpt, è stata dichiarata illegittima dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Viene quindi dichiarato fuori legge lo sciopero contro il Green Pass di (almeno) sei giorni, dal 15 al 20 ottobre. 

Nella replica del Clpt si legge che “la discriminazione dei lavoratori continua e anzi raddoppia. Prima la discriminazione tra vaccinati e non, ora tra chi avrà il tampone gratuito e chi a pagamento. Questo ci sembra inammissibile e assolutamente una manovra per continuare a mettere i lavoratori uno contro l’altro”. 

A proposito della dichiarazione di illegittimità, secondo il Clpt il Governo lancia “un chiaro messaggio “siamo in dittatura” e si fa come vogliamo noi. Bene il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste risponde che crediamo nella Costituzione Italiana e quindi siamo convinti di essere in Democrazia. Democrazia contro dittatura? La democrazia vincerà".

Al momento lo sciopero è sostenuto da Fisi e Confsafi, mentre gli altri sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb) si sono smarcati dalla protesta in quanto, dopo la mediazione tra Autorità Portuale e Prefettura, si era arrivati alla soluzione di garantire i tamponi gratuiti per i lavoratori a carico dei terminalisti. “A questo punto – hanno dichiarato – la protesta è inutile”. Nel pomeriggio i lavoratori si incontreranno per stabilire le modalità della protesta, che pare non volersi arrestare.

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