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Cronaca

Immigrazione, SILP CGIL: «Necessari maggiori investimenti su sicurezza e più personale»

Lo rileva in una nota la SILP CGIL: «la Polizia di Stato continua l'opera di accoglienza a seguito dei giornalieri rintracci nelle ex aree "di confine", tra le croniche difficoltà strutturali e spesso personali degli agenti impiegati in gravosi servizi»

«In attesa che si decida come far fronte all’incessante flusso di migranti -che forse qualcuno si sarà accorto non arrivano solo via mare- la Polizia di Stato continua l’opera di accoglienza a seguito dei giornalieri rintracci nelle ex aree “di confine”, tra le croniche difficoltà strutturali e spesso personali degli agenti impiegati in gravosi servizi e, visto che non ci pensa chi di dovere, ai quali ci permettiamo di tributare un plauso per il lavoro che ieri hanno effettuato a seguito del servizio “emergenzialmente” predisposto conseguente al rintraccio di 79 migranti nella zona di Sistiana, e che come al solito, erano privi di mezzi idonei per far fronte alla situazione (l’unico e nuovo furgone utilizzato per i servizi di ordine pubblico “di rappresentanza” e non idoneo al trasporto di migranti,  è stato utilizzato invece proprio per quello)». Lo rileva in una nota la SILP CGIL.

«Rimangono inascoltati gli appelli del nostro Sindacato, - continua la nota - che già in tempi non sospetti aveva segnalato l’inadeguatezza e la mancanza di mezzi, oltre la cronica carenza di personale (che non si venga a dire che i nuovi 10 arrivi alla Questura di Trieste serviranno a portare nuova linfa ad un albero che oramai si sta rinsecchendo a vista d’occhio). Oggi ci ritroviamo a gestire un flusso chiaramente aumentato di ingressi che immancabilmente hanno mandato in tilt l’ordinario sistema di accoglienza e ricezione, costringendo persone che sfuggono da condizioni di vita inenarrabili e da guerre (ebbene sì: in Iraq, Afghanistan, Siria, ecc. c’è la guerra ed in altri Paesi si muore di fame e malattie) a cercare di avere almeno la speranza di poter vivere (o forse sopravvivere), come è diritto di tutti gli esseri umani (ci scuseranno il leone dello Zimbabwe, i noti burocrati e gli altrettanto noti risoluti politici, bravi solo a far proclami e meno bravi però nel fornire adeguato sostegno a chi ogni giorno deve invece affrontare il fenomeno sul campo)». 

«Bene i proclami  - spiegano - e un po’ meno la demagogia, ma la sicurezza la si fa con uomini e mezzi su strada, con e per i Cittadini. Questa Segreteria Provinciale SILP CGIL pretende che il Prefetto ed il Questore (ci rendiamo conto che altre figure istituzionali sono in altre più serie faccende affacendate) si facciano carico di chiedere più uomini e mezzi (ci pare rientri nei loro compiti) per rispondere in maniera adeguata a quella che si preannuncia essere una lunga stagione di “emergenza”, alla quale nemmeno i degradati spazi del “silos” (si, è ancora pieno di migranti) potranno supplire. Chissà, forse la creazione di gruppi di lavoro “ad hoc” (e per gruppo si intende un adeguato numero di persone) composti da personale investigativo specializzato, aventi lo scopo di investigare e contrastare le organizzazioni criminali che trafficano in esseri umani (e non solo) potrebbe in qualche modo servire ad arginare il fenomeno (chissà se qualcuno si è accorto che il fondamentalismo “vive” solo a qualche ora di macchina da noi?), magari utilizzando anche qualche bellissimo e utilissimo strumento fornito dagli accordi di “cooperazione internazionale”, che non servono solamente ad organizzare riunioni di vertice e servizi di pura facciata».

«Per fortuna - conclude il sindacato -  poi, mentre l’altro giorno si è registrata l’ennesima aggressione in danno di due poliziotti del Commissariato di San Sabba che sono finiti in Ospedale, è arrivata la “riforma della P.A.”, che sarà la panacea di tutti i problemi e magari ci aiuterà anche ad evitare che scrupolosi “Dirigenti” chiedano ad un collega che ha subito un grave lutto la presentazione di autocertificazioni che attestino il grado di parentela (ci sembra sia facile stabilire il grado di parentela genitori-figli) e lo stato dei fatti. Magari quel collega avrebbe più bisogno di un abbraccio e di un po’ di umana solidarietà, anziché di “ottusa, burocratica zelanteria”!!! Che qualcuno si vergogni!!!»   

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