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Cronaca

Immigrazioni, le rassicurazioni di Torrenti: «Tutte le spese coperte dallo Stato» (VIDEO)

L'assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti ha illustrato agli Ambiti territoriali guidati dai sindaci le nuove modalità di smistamento e di gestione dei minori, quest'ultima una delle principali problematiche da affrontare

Ricevute le necessarie garanzie dal Governo rispetto alle quote di rifugiati da ospitare (2,19 per cento del totale) e alla relativa totale copertura dei costi per l'allestimento degli hub, l'assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti ha illustrato agli Ambiti territoriali guidati dai sindaci le nuove modalità di smistamento e di gestione dei minori, quest'ultima una delle principali problematiche da affrontare.

"Tutti noi ci facciamo carico di questa situazione - ha commentato Torrenti - con il chiaro obiettivo di costruire un percorso responsabile nell'interesse dell'intera comunità".

Ai Comuni è stato chiesto di identificare, assieme alla Regione, le possibili soluzioni di accoglienza pubbliche e private oltre che proporre iniziative di integrazione e utilità sociale, facendo in modo che gli Ambiti più abituati a gestire il fenomeno dei richiedenti asilo si mettano a disposizione di quelli che finora sono stati meno coinvolti al fine di trasferire il necessario know-how. 60953_3torrentiTavoloImmigrazioneMinori25giu15-2

"I fondi a disposizione - ha spiegato Torrenti - sono tutti statali ed europei e garantiscono il 100 per cento di copertura di tutte le spese, con la Regione che interviene in parte solo sui minori e garantisce piccoli ma significativi contributi per attuare progetti d'integrazione mirati a favorire la creazione di buone condizioni ambientali di convivenza".

Al momento, ha ricordato Torrenti, in Friuli Venezia Giulia si parla di 2.400 richieste di asilo con 2.200 presenze attuali in regione. "A regime di arrivi in Italia completati - ha aggiunto l'assessore - pensiamo si possa parametrarsi su quote diverse, suddividendo i rifugiati nei vari ambiti in base a parametri tarati sulla popolazione (ad esempio 20 per cento a Trieste, 10 a Udine), con la variabile di una già marcata presenza di immigrati stranieri come accade nel Pordenonese".

"Dobbiamo migliorare progressivamente - ha concluso Torrenti - una situazione non banale ma abbiamo le potenzialità e gli strumenti per gestire ottimamente il disagio e fare in modo che i cittadini possano ben disporsi nei confronti di quelle che, non dimentichiamolo, sono persone e non telefonini".

La Prefettura di Trieste, ha infine annunciato l'assessore, ha convocato per martedì prossimo 30 giugno il Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati e la conseguente emergenza sbarchi. Oltre alla presidente della Regione Debora Serracchiani, e allo stesso Torrenti, vi prenderà parte anche il capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, prefetto Mario Morcone.

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