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Cronaca

Imprese in regione, Trieste e Udine lanciano l'allarme illegalità

Secondo uno studio di Confcommercio sette imprese su dieci si sentono danneggiate dalla concorrenza sleale. I risultati per la giornata nazionale "Legalità, mi piace!". La percezione che l'abusivismo commerciale, la contraffazione e la criminalità siano in aumento

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

"In Friuli Venezia Giulia il 64% delle imprese del terziario ha subito gli effetti dell’azione dell’illegalità (nel 68% dei casi il fenomeno si traduce in concorrenza sleale). I più colpiti sono gli operatori del commercio e del turismo (specialmente a causa delle nuove forme di concorrenza online). Il 72% delle imprese giudica ancora «non efficaci» le leggi di contrasto. Sono i principali risultati che emergono dalla ricerca “Osservatorio sulla legalità in Fvg: l’opinione delle imprese del terziario”, realizzata da Confcommercio Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Format Research in occasione di "Legalità, mi piace!", la giornata nazionale che vede mobilitarsi il sistema confederale. Un appuntamento, sottolinea il presidente di Confcommercio regionale Giovanni Da Pozzo, che «promuovere la cultura della legalità, fattore chiave per la crescita e lo sviluppo economico. Il nodo rilevato dall’indagine, quello della concorrenza sleale che deriva dalla criminalità, dalla contraffazione, dall’abusivismo commerciale e, più in generale, da tutte le forme di illegalità, altera infatti il mercato danneggiando le imprese corrette e alimentando l’economia sommersa".

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