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Cronaca

"In barca a vela senza limiti": alla Barcolana il progetto dedicato ai disabili autistici

Un progetto unico nel suo genere, innovativo nel panorama nazionale e internazionale: inserire i giovani con autismo in un contesto socializzante di tipo sportivo per aiutarli a migliorare la qualità della loro vita e al contempo dare supporto e sollievo alle loro famiglie

Dare continuità progettuale alle attività motorie-sportive a favore di persone disabili è un obiettivo sfidante; ma la rotta tracciata da Arché è quella giusta. La cooperativa sociale trentina da anni è impegnata a rendere accessibile la vela per tutti e grande è l’attenzione che riserva anche alle persone con disturbi dello spettro autistico, una forma di diversità troppo spesso sottovalutata ma che è sempre più diffusa – soprattutto tra i giovani.

Nasce sui laghi del Trentino un progetto unico nel suo genere, innovativo nel panorama nazionale e internazionale: inserire i giovani con autismo in un contesto socializzante di tipo sportivo per aiutarli a migliorare la qualità della loro vita e al contempo dare supporto e sollievo alle loro famiglie. Un progetto che si svolge in contesti dove l’acqua è protagonista, utilizzando strumenti come la barca a vela o praticando sup surfing, attività che permettono ai ragazzi di trovare le migliori modalità per sviluppare la relazione.

Al fianco di Arché, per dare sostegno scientifico alle evidenze sul campo, il dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università degli studi di Trento e Odf Lab di Rovereto. I ricercatori, insieme alla cooperativa, creano metodologie e prassi adatte a monitorare e sviluppare la relazione e gli aspetti cognitivi della persona. Accanto a questo team il Gruppo GPI, che ha scelto di sostenere economicamente le attività di ricerca scientifica, preziose per il futuro della cooperativa e degli utenti. Il progetto verrà presentato a Trieste, nella cornice del Villaggio Barcolana. L’appuntamento è alle ore 15:00 al Salone degli Incanti, sulle Rive (tra il Molo Audace e la Stazione marittima).

Sarà un’occasione unica, rivolta a tutti gli interessati, per dialogare con il team di ricerca e conoscere le prime evidenze dello studio. Nella mattinata alcuni operatori di Arché e 4 ragazzi coinvolti nei progetti della Cooperativa saranno ospiti a bordo di “Spirito di Stella”, il catamarano oceanico accessibile appena rientrato in Mediterraneo dopo l’attraversata atlantica. Un’opportunità frutto dell’amicizia che lega Gianluca Samarelli, Presidente di Arché, ad Andrea Stella, che mette a disposizione la sua notorietà e il suo catamarano per sostenere i Progetti di Arché. Lo spirito giusto, appunto.

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