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Sempre grave / Altopiano Carsico

L'incendio sul Carso non si ferma: 350 ettari andati in fumo, avanti con le operazioni

Nella giornata di ieri la Protezione Civile aveva parlato di "continue detonazioni", vale a dire bombe della Prima guerra mondiale inesplose. Le fiamme che da ieri mattina si stanno sviluppando in territorio sloveno a sud est di Gorizia hanno ripreso vigore nella notte. In azione moltissimi mezzi, circa 300 pompieri. Allerta su tutto il fronte dell'incendio

GORIZIA - Più di 50 mezzi e decine di uomini sia dalla Slovenia che dall'Italia da ore sono impegnati per spegnere il vasto incendio che da questa mattina sta interessando il Carso sloveno, a sud est di Gorizia. Sul posto anche i due elicotteri (Protezione Civile regionale, in arrivo anche un Canadair croato). I vigili del fuoco di Gorizia sono stati allertati e lungo il confine e sul monte San Michele sono presenti le squadra della Protezione Civile del capoluogo isontino. Sul posto anche il Corpo forestale regionale. Infine, si aggiungono in questa operazione anche alcune pattuglie del Distretto carso Isonzo e della Protezione civile di Monfalcone allertate dalla Sor. Il resto delle squadre di Protezione civile delle zone limitrofe e dei volontari resta pronto ad intervenire in caso di allertamento e necessità. 

Aggiornamento delle 7:40 di oggi 18 luglio: Continuano dopo l'intera nottata di lavoro dei Gasilci sloveni le operazioni di spegnimento del vasto incendio sul Carso sloveno. I focolai hanno ripreso vigore nella notte portando a 350 gli ettari di terreno distrutti dalle fiamme spostando il fronte del fuoco verso il paese di Lokvizza. Ora sono nuovamente sotto controllo, ma i Gasilci sloveni sono in attesa dell'intervento degli elicotteri sloveni per spegnere definitivamente i focolai e procedere alle operazioni di bonifica. Intanto sul versante italiano proseguono i presidi di controllo. Corpo Forestale regionale, Vigili del fuoco di Gorizia e Trieste, gli elicotteri della Protezione civile regionale e le squadre di Protezione civile restano in stato di allerta pronti ad intervenire.

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