rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Era già successo / Duino-Aurisina

Roghi sul Carso vicini alla ferrovia, il grave precedente del 9 marzo

Decine di treni cancellati, con segnalazioni da parte degli abitanti di Sablici di fiamme vicine alle case. "Una scintilla provocata dalla ruota bloccata di un convoglio in transito". Un ulteriore precedente è datato 14 giugno

DUINO AURISINA - Dopo la pubblicazione da parte di TriestePrima della foto dove compaiono quattro dei cinque focolai scoppiati nei pressi della linea ferroviaria lo scorso 19 luglio, sono diverse le segnalazioni giunte in redazione a ricordare come quello di martedì è, in ordine di tempo, solamente l'ultimo incendio ad aver interessato la zona tra Aurisina e Monfalcone. Visto l'alto numero di treni cancellati, quello più eclatante - ma non l'unico - è datato 9 marzo. 

Ecco la foto che dice dove sono scoppiati gli incendi

Le fiamme del 9 marzo

Dopo la nota dei vigili del fuoco inviata nel gruppo Whatsapp dedicato, la notizia rimbalza dappertutto. L'incendio viene segnalato "alle 16.15 circa, a Duino nei pressi della linea ferroviaria" così la nota che indica come "le operazioni di spegnimento" sono "rese difficoltose dal terreno impervio che ha costretto gli operatori a tirare circa 500 metri di tubazioni antincendio per raggiungere le fiamme". TriestePrima viene informata dell'accaduto tramite una segnalazione audio, in dialetto triestino, di un lettore. "Stago tornando indrio e xe tre incendi sulla ferrovia, molto strano". 

IncendioCarso_21-07-22_Giovanni Aiello_ 11-2

L'incendio del 14 giugno

Quel giorno i convogli cancellati in tutta la regione sono decine. Passano circa tre mesi (ore 16:50 del 14 giugno 2022 ndr) e, nei pressi del ponte ferroviario in zona Lisert, viene segnalato un incendio dell'estensione di "circa sei ettari". Sul posto arrivano i Vigili del fuoco del comando di Gorizia, Monfalcone e Ronchi dei Legionari. Le fiamme interessano "sterpaglie" e vengono spente grazie all'elicottero e ai volontari della Protezione civile regionale, e al personale del Corpo Forestale Regionale. "Le cause del rogo - scrivevano i vigili del fuoco - sono ancora in fase di accertamento". 

"Scintilla provocata da ruota bloccata"

Tornando al 9 marzo e ai dettagli sugli incendi della zona, significativo è il passaggio dell'articolo de Il Piccolo, a firma di Ugo Salvini. "Le fiamme - scrive - si sono sviluppate soprattutto nelle vicinanze della linea ferroviaria, fattore che ha fatto pensare che, all’origine, possa esserci stata una scintilla provocata dalla ruota bloccata di un convoglio in transito". La siccità e la presenza di sterpaglie diventano così i principali imputati. "A corroborare questa tesi - continua Salvini nell'articolo - il fatto che i residenti di Sablici, piccola frazione del Comune di Duino Aurisina (evacuata nell'ultimo grande rogo ndr), hanno visto svilupparsi delle fiamme anche vicino alle loro case, in un’area deve transitano i convogli, caratterizzata da una vegetazione che cresce in maniera spontanea, in mezzo alla quale persone incivili abbandonano oggetti di vario tipo, come bottiglie di plastica o altro, che possono fungere da ulteriore “innesco”. 

linea ferroviaria 21 luglio foto Giraldi-2

La zona poco prima del ponte del Lisert

Come documentato nella giornata di ieri 21 luglio dall'autore dell'articolo, poco prima del ponte ferroviario del Lisert i binari sono totalmente accessibili. Non ci sono barriere ad impedire l'accesso ai binari. Da un parcheggio sulla strada, un ripido sentiero scende verso la linea. Qui, una staccionata di plastica è facilmente superabile. Nessuna rete di protezione. "Capo, qua no se pol star" così personale operativo impegnato in "attività manutentive", rivolgendosi all'autore dell'articolo. Nella tarda serata poi TriestePrima pubblica in esclusiva una foto che, poco dopo le 11 di martedì 19 lulgio, mostra i quattro focolai scoppiati nei pressi della linea ferroviaria. L'articolo fa il giro del web, con poco meno di 50 mila letture. 

Le parole del Procuratore

"Gli incendi sono tra le indagini più complesse - ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Trieste, Antonio De Nicolo - visto che a causa delle doverose operazioni di spegnimento a volte molte prove vengono distrutte. Ora però credo che ci sia una questione di incolumità pubblica: prima di spengono le fiamme, poi si inizieranno le indagini". E' probabile che, in questo disastro ambientale, la magistratura voglia vederci chiaro. Nel frattempo dalle 19 di oggi il traffico ferroviario è ripreso. Circa 100 tecnici di Rfi sono stati impegnati nei lavori. I danni ammontano ad oltre 300 mila euro. In particolare sono stati interessati cavi elettrici e in fibra ottica. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Roghi sul Carso vicini alla ferrovia, il grave precedente del 9 marzo

TriestePrima è in caricamento