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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura / Via Capodistria, 51

Intrappolato dalle fiamme, tragedia in via Capodistria: vittima un istriano di 71 anni

Bruno Sauro era nato nel 1949 a Verteneglio. Viveva da solo nell'appartamento di via Capodistria e senza elettricità da diverso tempo. Un mozzicone di sigaretta o una candela tra le cause dell'incendio che ha divorato la casa. I vicini: "Era una persona gentile"

Una fine solitaria, tra le grida d’aiuto e le fiamme che divorano l’appartamento senza elettricità dove viveva da molto tempo. La vittima dell’incendio divampato nella tarda serata di ieri 14 dicembre si chiamava Bruno Sauro ed era nato nel 1949 a Verteneglio, in Istria. Secondo alcuni residenti il 71enne era in pensione dopo aver lavorato allo stabilimento ex Aquila.

I fatti

I carabinieri sono intervenuti con personale della stazione di Guardiella. Dal Comando provinciale è stata confermata l’apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Trieste (ancora non si sa chi sarà il magistrato incaricato ndr) per far luce sulle cause dell’incendio. Secondo una prima sommaria ricostruzione condotta dai Vigili del fuoco e in ragione, per l’appunto, dell’assenza di corrente elettrica all’interno dell’appartamento, le fiamme potrebbero essere state innescate da un mozzicone di sigaretta o presumibilmente da una candela rimasta accesa. Il medico legale giunto sul posto per constatare il decesso non avrebbe rilevato segni di violenza sul corpo del 71enne (trovato carbonizzato ndr) per cui sarà disposta un’autopsia. 

Via Capodistria 51-2

L'incidente

Le circostanze in cui è maturato l’incendio tenderebbero a considerare l’ipotesi dell’incidente domestico come la più verosimile. Sauro, come confermato anche da alcuni residenti intervistati da TriestePrima, era un fumatore abituale e potrebbe essersi addormentato sul divano con una sigaretta accesa. La stessa sigaretta che avrebbe fatto poi divampare le fiamme, imprigionando l’uomo all’interno della casa avvolta dalle fiamme. 

Alcune testimonianze

“Ho chiamato i Vigili del fuoco poco dopo le 22 – racconta un vicino – e quando sono uscito sul pianerottolo ho visto la colonna di fumo. Dato che non si poteva scendere in strada, assieme alla mia compagna abbiamo deciso di uscire sul terrazzo”. “Stavo guardando la televisione e ho sentito delle grida d’aiuto – racconta un altro residente – e ho iniziato a vedere del fumo nel vano scale”. A quel punto il giovane vicino di casa ha tentato di buttar giù la porta dell’appartamento, prima dell'arrivo dei soccorritori, dove Sauro era rimasto intrappolato. 

Sauro viveva senza elettricità

“Era una persona gentile – raccontano altri inquilini del palazzo – e non creava problemi”. Secondo un residente di via Capodistria 51, “Sauro si era separato dalla moglie anni fa (sul campanello si legge anche il cognome De Angelis, presumibilmente la moglie ndr) e viveva da circa un anno e mezzo senza elettricità. In un paio di occasioni si era attaccato abusivamente al generatore sul pianerottolo, facendo saltare la corrente a tutto il piano”. 

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Una situazione innescata forse da alcune bollette non pagate, alle quali sarebbe conseguito il possibile distacco della fornitura. Un’altra residente racconta di esser scappata in strada dopo che l’appartamento aveva preso fuoco. “Lo conoscevo solo di vista – così una giovane – ma mi sembrava una persona tranquilla”. 

Appartamento sotto sequestro

Dalle ulteriori testimonianze raccolte dai carabinieri emergerebbe un quadro di povertà e di una vita solitaria fatta “di stenti”. Una situazione all'apparenza normale quella che viveva l'uomo ma che all'interno della propria abitazione avrebbe lasciato spazio a difficoltà e a solitudini; forse si è trattato semplicemente di una tragedia imprevedibile, innescata da un incidente o dalla stanchezza. 

Una vita solitaria

Il fatto di cronaca finirà al vaglio dell’Autorità giudiziaria che ha infatti disposto il sequestro della casa dove il 71enne istriano risiedeva da solo e, probabilmente, dimenticato da tutti. Secondo i residenti, non c'era quasi mai nessuno che andasse a fargli visita. "Fino a qualche tempo fa si vedeva una parente che veniva a trovarlo. Forse una figlia con una nipotina, non so" conclude un residente. 

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