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Giovedì, 30 Novembre 2023
L'esperimento continua / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Via Giosuè Carducci

Cellulare alla guida, capitolo due: in città una possibile sanzione ogni 3,5 minuti

Il secondo esperimento di Trieste Prima per sensibilizzare gli automobilisti nei confronti di un comportamento ad alto rischio: in via Carducci abbiamo contato circa il 50% in più di casi rispetto a Barcola

In pieno centro città la pericolosa abitudine di usare il cellulare alla guida è più diffusa rispetto a quanto accade a Barcola. Sono infatti 17 le persone che in un’ora (dalle 17 alle 18) usavano il telefono guidando nella centralissima via Carducci, come abbiamo appurato monitorando tre diversi punti della via: in prossimità del Mercato Coperto, all’incrocio con via Battisti e al semaforo vicino a piazza Oberdan, ognuno dei quali per venti minuti.

Cellulare alla guida, l'esperimento: a Barcola una possibile multa ogni cinque minuti

Il "capitolo" precedente

Nel precedente esperimento di Trieste Prima, domenica pomeriggio, sono stati contati undici automobilisti e un ciclista in un’ora, “appostati” in viale Miramare all’altezza della pineta. Potenzialmente una multa ogni cinque minuti a Barcola, che in centro diventano tre minuti e mezzo, vale a dire quasi il 50% in più non solo di possibili sanzioni, ma anche di possibili incidenti. La campagna di Trieste Prima nasce infatti per lanciare una riflessione su uno dei comportamenti che più mettono a rischio i guidatori (e i loro passeggeri). Secondo stime nazionali Aci, infatti, la distrazione alla guida è la prima causa dei sinistri, e lo smartphone è a sua volta il più diffuso dei comportamenti che portano a distrarsi, oltre al rischio di una multa fino a oltre 600 euro.

I capitoli successivi

Un esperimento che ci porterà ad analizzare altri punti della città, con l’intenzione di dimostrare quali sono le situazioni e i luoghi in cui gli automobilisti hanno più facilità a controllare il dispositivo di cui sempre più raramente si riesce a fare a meno. In quest’ultimo monitoraggio abbiamo scelto di analizzare le zone prossime ai semafori, per vedere se i conducenti approfittano delle soste obbligate per controllare messaggi e social e per comunicare con il mondo al di fuori dell’abitacolo. Ne è emerso che solo una persona su 17 ha atteso il semaforo rosso per sfoderare il telefonino mentre gli altri, per lo più, lo facevano in corsa, per lo più telefonando o mandando messaggi, guidando con una mano sola.

Un numero sottostimato

Un numero probabilmente sottostimato visto il margine di errore umano da parte di chi osservava, che potrebbe non aver notato un comportamento a rischio, senza tener conto del fatto che qualche automobilista avrebbe potuto guardare il telefono di sottecchi, tenuto in una zona non visibile dall’esterno. Sono stati scelti due momenti e luoghi in cui il numero di auto di passaggio era più o meno simile: poco più di un migliaio sia la domenica a Barcola che il lunedì in città, entrambe le volte tra le cinque e le sei.

[Continua]

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