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Cronaca

Incontro Nazionale Acli: il saluto di Dipiazza

Il sindaco ha sottolineato le principali caratteristiche di Trieste, ricordando soprattutto l'importante opportunità rappresentata dal rilancio e dalla valorizzazione del Porto Vecchio, capace di sviluppare un crescente interesse a livello internazionale

“Animare le città, partendo dalle periferie della convivenza e del lavoro, per cercare di ricucire le due grandi fratture che bloccano il nostro Paese, quella generazionale e quella territoriale”. È questo il tema al centro del 51° Incontro Nazionale di Studi della ACLI che sì è aperto oggi pomeriggio (giovedì 13 settembre) e che proseguirà fino a sabato alla Stazione Marittima di Trieste.

Intervenendo all'incontro e portando agli ospiti il saluto della città, il sindaco Roberto Dipiazza ha sottolineato le principali caratteristiche di Trieste, ricordando soprattutto l'importante opportunità rappresentata dal rilancio e dalla valorizzazione del Porto Vecchio, capace di sviluppare un crescente interesse a livello internazionale. “La città sta correndo -ha concluso il sindaco Dipiazza- e dobbiamo operare con positività, rimettendo al centro le regole, per guardare avanti con fiducia e ponendo sempre al centro il nostro comune impegno per il lavoro”.

Nell'ambito dei tre giorni di dibattiti, discussioni e approfondimenti a Trieste, si terrà anche una tavola rotonda sulle fratture della politica, che vedrà nel primo pomeriggio di domani (venerdì 14 settembre) l'intervento del premier Giuseppe Conte e la partecipazione di Graziano Del Rio, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza.

Le Acli presenteranno al capo del Governo alcune proposte di legge in tema di formazione/lavoro, previdenza e fisco, tra queste: la riforma dei Centri per l’impiego da connettere con i Centri di formazione territoriale accreditati; l’introduzione di una pensione di inclusione per garantire, al pari del Reddito d’inclusione, un minimo vitale garantito; la rielaborazione dei criteri di progressività sanciti dall’articolo 53 della Costituzione per restituire ai contribuenti una tassazione veramente equa. L’Incontro di Studi sarà anche l’occasione per presentare la ricerca inedita dell’Iref dal titolo “Le Cinque Italie al voto”, uno studio sui flussi elettorali nel nostro paese a partire da una divisione in 5 macro-regioni e tenendo in considerazione alcune variabili come il dinamismo imprenditoriale, la partecipazione associativa e il livello del welfare territoriale.

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