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Incontro referendum università, organizzatori rispondono a Lista di Sinistra: «Evento riuscito, tanta partecipazione»

Gli organizzatori replicano al comunicato della Lista di Sinistra

Continua la querelle attorno alla conferenza sul referendum costituzionale organizzata la scorsa settima all’Università. La lista di Sinistra qualche giorno prima aveva inviato un comunicato stampa molto critico sull’iniziativa.

A stretto giro è arrivata la replica da parte del comitato Basta un sì – UniTs, del Movimento Universitario Padano FVG e dell'Associazione Studenti di Scienze Politiche di Trieste, organizzatori dell’evento: «Il  comitato “Basta un sì-UniTs”, il Movimento Universitario Padano FVG e l’Associazione degli Studenti di Scienze Politiche, in qualità di organizzatori dell’evento “Verso il referendum costituzionale: Sì o No?” tenutosi presso l’Università degli studi di Trieste, si ritengono enormemente soddisfatti per il successo che l’iniziativa ha riscosso, soprattutto all’interno della comunità studentesca».

«Il fatto – continua la nota -  che 220 studenti si ritrovino per più di 1 ora e mezza a discutere di temi che riguardano profondamente l’organizzazione democratica della società in cui vivono è di questi giorni più che una notizia. Ci felicitiamo della riuscita dell’evento e di esser riusciti, nel nostro piccolo, ad offrire un servizio alla comunità studentesca, apprezzato nei suoi intenti e nel suo svolgimento, con l’ausilio di 2 esponenti politici e 2 giovani a sostenere le ragioni del sì e le ragioni del no alla riforma costituzionale che sarà sottoposta a voto referendario il 4 dicembre prossimo».

«Ci rammarica – sottolineano -  invece il fatto che, qualche giorno prima dell’evento, Lista di Sinistra abbia deciso di muovere forti critiche e accuse su vari aspetti di quest’iniziativa. Appena lette le motivazioni di queste accuse ci siamo ovviamente meravigliati, ma abbiamo deciso di non rispondere volutamente prima del giorno dell’evento per non appesantire e avvelenare ancora di più l’aria che iniziava a respirarsi in università. Crediamo che la migliore risposta a quelle accuse sia la foto di quell’aula gremita, che rappresenta a nostro avviso la vivacità culturale della nostra comunità universitaria, che da tempo non riusciva a trovare validi canali di sfogo (a parte qualche sporadico esempio virtuoso).

«Ci teniamo – ancora -  comunque a rispondere nel merito e per punti rispetto alle accuse mosse da Lista di Sinistra:

  1. Organizzazione evento lontana dai riflettori - L’organizzazione del dibattito è avvenuta tutt’altro che “lontano dai riflettori” come qualcuno si è spinto a dire: ben 3 realtà che agiscono nell’ambiente universitario hanno dato vita ad un comitato organizzatore che ha seguito filo e per segno l’iter previsto dal regolamento d’ateneo per riservare e prenotare spazi ed aule, rendendo quindi di conseguenza informati i tecnici amministrativi, se non altro perché sono stati essi stessi a inviarci con mail ufficiale la conferma di prenotazione dell’aula.
  2. Assenza di consultazione pubblica - Non ci risulta che Lista di Sinistra abbia mai consultato pubblicamente attraverso dei referendum d’ateneo le varie componenti della comunità universitaria per prendere decisioni riguardanti le attività da svolgere e organizzare.
  3. Rettore: semplice moderatore o informale promotore dell’evento? - Il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Fermeglia è stato invitato a partecipare al dibattito in qualità di moderatore tramite mail ufficiale, come è accaduto anche per gli altri relatori. L’Ateneo non è stato organizzatore dell’evento, basta vedere come sui canali ufficiali dell’UniTs il suddetto evento non sia stato pubblicizzato».

«Infine – riferiscono gli organizzatori -  ci sentiamo di rispondere all’accusa a nostro avviso più grave: il fatto che sia stata data cittadinanza alle opinioni di una forza politica che non sarebbe rappresentativa del fronte del NO e che non meriterebbe di esprimersi all’interno degli ambienti universitari. Il fronte del no difetta di un coordinamento unico, è quindi praticamente impossibile scegliere un esponente per il NO che possa rappresentare tutto il variegato schieramento. Soprattutto, vogliamo rispedire al mittente le accuse di chi osa far passare il messaggio che in Università vi siano forze politiche che hanno il divieto di esprimersi; in un Paese libero e democratico ognuno deve avere la possibilità di confrontarsi civilmente con gli altri: il dibattito è il primo canale che permette la crescita di una comunità».

«Lista di Sinistra – conclude la nota - infine non può arrogarsi il diritto di ergersi a giudice sulle attività universitarie : nessun ragazzo, nessun docente, nessun tecnico può e deve sentirsi discriminato per via delle sue idee.  Il Movimento Universitario Padano FVG ci tiene in particolar modo a fare una precisazione su questo tema che lo tocca così da vicino: “Ci meravigliamo che questi atteggiamenti vengano proprio da una lista universitaria fra le più attive nella lotta ai fascismi, ci aspettavamo un plauso per le capacità di sintesi con una forza politica a noi opposta e invece ci viene detto che non abbiamo il diritto di esprimerci. Noi continuiamo le nostre attività nel nome della buona politica, convinti che scaramucce di questo genere non interessino minimamente la popolazione studentesca, già stanca dei litigi fra i partiti politici.” Concludiamo ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile questa grande manifestazione di partecipazione e democrazia tenutasi il 27 ottobre».

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