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Cronaca S. Vito - S. Andrea / Piazzale Antonio Rosmini

Giardino di piazzale Rosmini inquinato, il Comune gioca la carta del fitorimedio

L'annuncio questa mattina durante una conferenza stampa alla presenza dell'Assessore regionale Scoccimarro e l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune Elisa Lodi. Utilizzato il metodo che "cattura" determinate sostanze inquinanti. Scoccimarro: "La Ferriera non è l'unico soggetto responsabile"

Nel giardino di piazzale Rosmini a giorni partiranno i lavori di fitorimedio per "combattere" l'inquinamento diffuso delle aree verdi presenti nella zona. L'annuncio è stato dato questa mattina durante una conferenza stampa organizzata alla presenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Trieste Elisa Lodi e l'Assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro. "Si tratterà di inserire delle piante nel terreno che avranno il compito di assorbire l'inquinamento e quindi di risolvere la problematica nota" ha dichiarato la Lodi mentre la Regione, per conto di Scoccimarro ha evidenziato come "l'inquinamento presente non è dato da un solo soggetto ma a causa di più soggetti nel corso degli anni". 

Il progetto

"Due anni fa - ha affermato l'Assessore ai Lavori Pubblici - ci siamo trovati di fronte alla problematica dell'inquinamento diffuso e alla difficoltà negli accessi delle scuole e nei giardini con il divieto di accesso nelle zone dove erano stati fatti questi rilievi. Diciamo che sono stati due anni importanti, con tavoli tecnici e continui confronti con la Regione Friuli Venezia Giulia, Arpa e Azienda Sanitaria per trovare una soluzione a questa problematica". 

"Piazzale Rosmini - ha continuato la Lodi - è il giardino da dove partiranno i lavori di bonifica attraverso il fitorimedio, una metodologia nuova che andiamo a sperimentare nelle aree verdi come anche nel Giardino Pubblico Muzio de Tommasini e la pineta di Servola. Questo appalto di servizi - che rappresenta la seconda tranche di lavori finanziata dalla Regione - fa sì che intraprendiamo questa strada e nei prossimi giorni si vedrà attività di piantumazione. Raccomando ai nostri concittadini di continuare a non calpestare l'erba e di non far salire cani e animali d'affezione sulle piante che andremo a piantumare". 

"L'attenzione per l'ambiente una volta era sotto zero"

Fabio Scoccimarro, Assessore regionale all'Ambiente ha affermato che "stiamo partendo con un progetto nuovo che non è mai stato fatto in Italia. Si tratta di una collaborazione tra la Regione e il Ministero dell'Ambiente e l'Istituto Superiore della Sanità per andare a realizzare un monitoraggio ordinario di questi inquinanti. L'inquinamento non è dato da un solo soggetto ma a causa di più soggetti nel corso degli anni. Sappiamo che le superifici sono di risulta sono state fatte ancora durante il Governo Militare Allleato. L'attenzione per l'ambiente una volta era sotto zero e lo era anche negli anni settanta". 

"Oggi l'attenzione all'ambiente è completamente diversa. Questo studio, rivoltando le zolle di terra ha dato risultati confortanti e permetterà di capire in che direzione andare in tutti i siti inquinati, non solo a Trieste ma anche in tutta Italia". "Penso a via Giulia - ha continuato Scoccimarro - dove l'inquinamento è causato delle automobili. L'inquinamento ha quindi tanti "padri e questo studio va ad individuare quali sono i rimedi da utilizzare. Per esempio - ha concluso l'Assessore regionale - si potrebbe decidere per il fitorimedio ogni sei mesi in via Giulia, anche se potrebbe risultare molto costoso". 

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