Il Sindaco Roberto Cosolini ha ricevuto oggi nella Sala del Consiglio Comunale, un gruppo di studenti stranieri - accompagnati dalla presidente del Centro “Intercultura” di Trieste, Renata Ricci e dai volontari Virginia Zettin, Sara De Monte, Isabella Pallaver, Francesca Fumagalli e Angela Travierso - che si trovano a Trieste nell'ambito del programma di interscambio organizzato dal Centro  “Intercultura” locale, filiale di AFS, un'associazione internazionale che invia ogni anno circa 1800 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all'estero e che accoglie nel nostro Paese altrettanti giovani provenienti dall'estero. Giovani che scelgono così di arricchire il proprio bagaglio culturale e di esperienze formative trascorrendo un periodo di vita nelle famiglie e nelle scuole italiane.

Nell'ottica perciò di ampliare la conoscenza della varietà culturale, di usi e costumi patrimonio del nostro Paese, il Centro Intercultura di Trieste ha organizzato “una settimana di scambio”, fino al 28 marzo, che consiste nella possibilità per questi studenti stranieri ospitati presso le famiglie del Sud Italia, di trascorrere una settimana in una famiglia del Nord e viceversa.

I cinque ragazzi provenienti da Cina, Giappone, Turchia, Cile e Argentina vivono la loro esperienza in Italia alloggiando in Sicilia, a Roma, a Bari e a Salerno e sono adesso ospitati in varie famiglie a Trieste.  E, nel corso della settimana, oltre ad aver incontrato gli studenti triestini di alcune scuole, tra cui l'Istituto Sandrinelli e il Liceo classico Petrarca, hanno visitato il Parco di Miramare e la vicina Lubiana, e successivamente si recheranno in Austria, a Villaco quindi a Venezia.

Il Sindaco Cosolini accogliendo con un caloroso benvenuto i ragazzi, si è intrattenuto a lungo con loro rispondendo a molte domande riguardanti il suo incarico di primo cittadino e sulla città in generale, definendola quale 'la più europea tra le città europee'. I ragazzi, ringraziando per l'ospitalità, hanno dichiarato di essere stati colpiti dalla bellezza e dallo spirito di accoglienza della nostra città.