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Cronaca

Vertice dei Balcani a Trieste: procedura più snella per il rimpatrio degli stranieri irregolari

Firmato dal ministro Minniti e dal ministro MEKTIĆ un accordo che riveste particolare importanza soprattutto per quanto riguarda l’intercettazione dei traffici provenienti dalla rotta balcanica

Si è tenuta questa mattina in Prefettura a Trieste la conferenza conclusiva del progetto IPA Balcani 2013, con la partecipazione del ministro dell’Interno, Marco Minniti, e i ministri dell’Interno dei paesi balcanici beneficiari (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, FYROM, Montenegro e Serbia), nonchè i vertici delle Forze di polizia, e rappresentanti delle Istituzioni europee.

I lavori sono iniziati alle ore 8,20 con i primi incontri bilaterali e con la firma di un protocollo di riammissione con la Federazione bosniaca. L’accordo, che è stato firmato dal ministro Minniti e dal ministro MEKTIĆ consentirà una procedura più snella per il rimpatrio degli stranieri in posizione irregolare provenienti dalla cd rotta balcanica e riveste particolare importanza soprattutto per quanto riguarda l’intercettazione dei traffici provenienti da quella regione.

La sessione plenaria dei ministri si è invece svolta alle ore 10 nei saloni di rappresentanza della Prefettura.Presentati dal project leader il prefetto Annapaola Porzio i risultati del progetto iniziato nel 2014 e che ha avuto come obiettivo il rafforzamento delle capacità operative delle forze di polizia e del sistema giudiziario degli stati partecipanti, la prevenzione e la lotta al crimine organizzato transfrontaliero, alla corruzione e ai traffici illeciti. In questi anni sono stati raggiunti importanti risultati: tre le investigazioni premiate come le migliori da SELEC (South East European Law Enforcement Centre) di Bucarest; oltre 50 le indagini congiunte in materia di armi , droga e terrorismo, numerosi gli arresti eccellenti, ingenti i beni confiscati, i sequestri di armi e di droga.

Ai ministri partecipanti è stato infine offerto uno scatto realizzato da Fratelli Alinari, con l’utilizzo di un “banco ottico”del 1800. La foto sarà sviluppata in analogico secondo le tecniche artigianali dell’800. Una copia, firmata da tutti i partecipanti, sarà conservata ed entrerà a far parte dei prestigiosi Archivi Alinari.

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