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Cronaca

Italia Viva lancia l'idea dell'assessorato ai fondi UE: "Superare l'isolamento della città"

La campagna elettorale dei renziani lavora per "una visione strategica che porti la città a non essere più considerata periferia d'Italia ma protagonista in Europa". Il nodo trasporti e la cabina di regia per il porto vecchio

L'Unione Europea esiste ma Trieste sembra essere lontana anni luce dalle possibilità di sviluppo che Bruxelles offre. Per questo motivo la campagna elettorale di Italia Viva chiede la creazione di un assessorato ai fondi europei così da poter "rimettere la città al centro del dibattito nazionale ed internazionale" ed ottenere "una visione strategica che porti la città a non essere più considerata periferia d'Italia ma protagonista in Europa". Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia vive un isolamento dal punto di vista dei collegamenti non indifferente ma grazie a risorse provenienti dal Recovery Fund la situazione potrebbe migliorare. Secondo Anontella Grim, Gianfranco Depinguente e Emanuele Cristelli, "per risolvere questa impasse c'è bisogno che i lavori sulla Mestre-Trieste partano al più presto". Secondo la renziana "il problema va affrontato in un'ottica di obiettivi nazionali: questa città non può più rimanere isolata dal resto del mondo". 

Accelerare in sede europea

Per lo sviluppo in salsa europea di Italia Viva, la città dovrebbe quindi dimostrare di essere abile ad attrarre investimenti ed imprimere una rapida accelerazione sul fronte del reperimento e della spesa delle risorse comunitarie. "Per questo motivo - così i renziani - pensiamo sia arrivato il momento per la creazione di un assessorato ai fondi europei in grado di lavorare bene sia dal punto di vista del dialogo con gli attori in campo, sia dal punto di vista dell'utilizzo di strumenti come l'Interreg e più in generale sulla cooperazione transfrontarliera". Nonostante la tornata elettorale appaia ancora molto lontana, in caso di vittoria del centrosinistra alle prossime amministrative Italia Viva potrebbe infatti "rivendicare" il possibile e futuro assessorato. Tornando ai trasporti, se alcuni temi legati alla mobilità non sono esclusiva competenza del sindaco (Italia Viva ha chiesto interventi in materia di collegamento aeroportuale sullo scalo di Ronchi ndr),dall'altro il movimento guidato dalla Grim spinge per una "maggiore capacità di influenza a livello politico: certe partite vengono giocate su determinati tavoli e lì bisogna esserci".  

Il porto vecchio su tutti

Tra l'extradoganalità del porto, un'area dalle rive a Barcola che tenga conto del verde pubblico e rimanga "proprietà dei triestini", e quella "sempre più necessaria inversione dei negativi trend demografici degli ultimi decenni", Italia Viva definisce fondamentale la presenza di "una cabina di regia" per il "nodo" porto vecchio. "Oggi il tanto sbandierato piano strategico non si vede da nessuna parte. Stiamo ancora aspettando che il Comune e la Regione facciano partire la società di gestione. I 50 milioni di euro del governo Renzi ormai sono "vecchi" e c'è bisogno di cambiare: ora è arrivato il momento di giocare questa partita ad un livello più ampio". 

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