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Cronaca

ITS, tutto pronto per la 14esima edizione: «Trieste è sede naturale dell’evento»

Intervista a Barbara Franchin, ideatrice del concorso riservato a giovani stilisti, giunto ormai alla sua 14esima edizione. Sabato 11 luglio la finalissima al Salone degli Incanti: « "No se Pol" è un limite che non ho mai avuto dentro di me, e come ho già detto anche in pubblico "No se pol no esisti"»

Manca ormai meno di un mese all’attesissima finale di ITS 2015, concorso dedicato agli stilisti in erba che si terrà nella ormai consueta location del “Salone degli Incanti” sabato 11 luglio. Barbara Franchin, ideatrice della manifestazione giunta alla sua 14esima edizione spiega entusiasta che «Prima di tutto mi viene da dire che ci siamo, e questa è sempre una bella novità. ITS 2015 è in arrivo a Trieste con i suoi 4 concorsi dedicati: ITS FASHION in partnership con OTB, ITS ACCESSORIES in partnership con YKK, ITS ARTWORK in partnership con SWATCH e ITS JEWELRY in partnership con SWAROVSKI. Oltre a ciò abbiamo un progetto speciale con SAMSUNG Galaxy, ed altre novità sono in arrivo. Come ogni anno poi abbiamo sviluppato un tema - THE FUTURE - che caratterizzerà tutta la nostra comunicazione ed influenzerà quelli che saranno gli allestimenti scenografici del Salone degli Incanti. Come sarà il mondo fra mezzo secolo? E fra due? Viaggeremo su macchine volanti? Saremo eternamente giovani? Vivremo assieme a robot dalle sembianze umane? L’immaginario del futuro è un tema pieno di suggestioni, miti, speranze ed illusioni che ha sempre affascinato la società moderna dando vita a narrativa, film, ricerca scientifica. Oggi più che mai, con il progresso esponenziale della tecnologia, possiamo quasi afferrare il futuro, al punto che quasi si confonde con il presente. La computer graphics, la realtà virtuale e la sempre crescente quantità di immagini che viviamo ogni giorno ci fanno percepire delle visioni realistiche del futuro prossimo dandoci l’illusione che sia già qui. Allo stesso tempo, la democratizzazione della creazione e diffusione delle informazioni dilata la linea tra reale e falso, tra possibile ed impossibile, tanto che a volte non è chiaro quello che noi, come umani, abbiamo già raggiunto e quello a cui invece dobbiamo ancora arrivare».1391884_10153352883425523_1630434101_n-2

L’interesse di ITS – di me all’interno della rassegna c’è tutto - cresce anno dopo anno sia a livello locale («La città si è sicuramente accorta di quanto ITS sia capace di comunicare Trieste nel mondo, e dell’importanza che di per sé riveste l’evento a livello internazionale, e ove possibile le istituzioni agevolano la burocrazia») che a livello internazionale, perché dunque non realizzarlo in un luogo che permetta l’accesso ad un numero ancora maggiore di persone? Barbara su questo riferisce che «abbiamo sempre voluto aprire ITS ad un pubblico molto più ampio, e progetti per coinvolgere maggiormente la città ed i suoi abitanti ci sono da tempo. Non è così semplice, le difficoltà organizzative sono notevoli. Una su tutte, trovare uno spazio al coperto, oltre che sufficientemente grande, che possa garantire la riuscita di ITS indipendentemente dal meteo». 

Ma ITS, fiore all’occhiello tra i concorsi tematici a livello mondiale rimarrà a Trieste? Su questo arrivano rassicurazioni da Barbara: «ITS è nato a Trieste, al punto che Trieste è all’interno dell’acronimo stesso. Non c’è mai stata la volontà di portarlo in un’altra città, amiamo troppo la nostra casa, e filosoficamente Trieste è fuori dai circuiti convenzionali della moda e quindi osservatorio privilegiato e non contaminato. Al tempo stesso, è al centro dell’Europa con una storia di intrecci culturali che ITS semplicemente ricalca. Detto questo, abbiamo ricevuto e stiamo ricevendo diverse proposte per portare ITS altrove. Ritengo che molto dipenderà da come la città reagirà, e se si riusciranno ad aggregare tutte le forze in gioco, sia private che pubbliche. Il progetto ITS non ha ancora sviluppato il suo pieno potenziale, ed il nostro primo obiettivo è questo. Se altre città ci daranno questa possibilità, sarà l’unico motivo per il quale potremo lasciare Trieste».

ITS insomma si è rilevata negli anni una della manifestazioni più interessanti ed importanti a livello interazionale svolte a Trieste, città del “NO SE POL”; su ciò l’ideatrice di ITS, spiega che « “No se Pol” è un limite che non ho mai avuto dentro di me, e come ho già detto anche in pubblico “No se pol no esisti”. I motivi per cui Trieste si è addormentata sono molteplici, e complessi. La città ha necessità di capire che molte cose non solo si possono ma si devono fare. Ci vuole una volontà comune fortissima da parte di tutti gli attori della città, nessuno escluso. Chi si occupa della politica, della produzione, della società civile… Questo è l’unico modo per far si che i vantaggi competitivi che abbiamo non continuino ad essere sprecati. Il bene comune della città lo dobbiamo volere tutti». 

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