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Cronaca

«Kras-Triestina si giochi allo Stadio Rocco»

Intervento della Curva Furlan «Se confermato il match a Monrupino, molti tifosi saranno costretti a rinunciare all’evento, obbligandoli a rinunciare ad un proprio diritto: assoluta mancanza di rispetto verso i supporters»

«Ennesima prova, nuova occasione, che dimostra l’assoluta mancanza di rispetto verso chi dovrebbe essere tutelato come un valore imprescindibile per il mondo del pallone. Il sostenitore, che di tifoso o ultras si parli. La Federazione, “stanza dei bottoni” di un quartiere troppo alto e assolutamente scollato e lontano dal calcio giocato, visto, vissuto, si propone nuovamente con le sue scelte, invadendo gli spazi e annichilendo le libertà degli spettatori, “abitanti” e a pieno diritto padroni, delle gradinate e degli stadi». È quanto riferiscono in una nota i componenti della Curva Furlan.

«Si sceglie - continua la nota - sempre privilegiando gli interessi, cercando di coprirsi dietro scuse o strani regolamenti ma puntualmente dimenticandosi, forse di proposito, di chi a tutti gli effetti mantiene, con sacrifici, viva, la credibilità di uno sport ormai “finto”, artefatto. Ci troviamo di fronte all’ennesima decisione senza senso riguardante l’imminente partita della Triestina contro il Kras, che lo stesso ha dei problemi per disputare tra le mura amiche, come da calendario, l’incontro per il solito problema di inadeguata capienza dell’impianto».

«Nelle altre occasioni  - spiegato i tifosi - si era adottata l’inversione di campo che permetteva a tutti gli appassionati di entrambe le sponde di assistere all’evento, com’è giusto che sia. Il punto è proprio questo, la scelta più logica e giusta, sia per la vicinanza e soprattutto per la capienza che lo stadio offre, è giocare la partita al Nereo Rocco. L’optare per una “migrazione” a centinaia di chilometri o la scelta di un altro “campetto” nelle vicinanze o lo stesso di Monrupino, non garantirebbe ugualmente un adeguato afflusso».

«Molti tifosi - sottolineano i supporters -  saranno costretti a rinunciare all’evento quando la cosa potrebbe essere tranquillamente  risolta diversamente. Raccogliamo in queste righe il grido di rabbia di tutti quelli che si vedranno chiudere in faccia i cancelli dello stadio per i pochi tagliandi che saranno messi a disposizione, obbligandoli a rinunciare ad un proprio diritto».

«Rivendichiamo - infine - la sacrosanta autonomia del tifoso nello scegliere se seguire o meno la propria bandiera, i propri colori. Ancora una volta la libertà viene offesa e un diritto cancellato da qualche burocrate menefreghista. Il nostro grido di protesta si alza: Kras – Triestina al Rocco! Per i tifosi, per la sacrosanta libertà!»

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