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Cronaca

La Diaco rinasce: dopo gli investimenti per 8 milioni arriva l’autorizzazione Aifa

Grazie alla licenza Diaco Biofarmaceutici potrà ora produrre nello storico stabilimento di via Flavia varie tipologie di soluzioni parenterali in flaconi di vetro di differenti formati (50, 100, 250 e 500 ml) e in diverse concentrazioni

Diaco Biofarmaceutici, azienda triestina specializzata nella produzione di prodotti liquidi sterili di alta qualità, ha annunciato oggi di aver ottenuto dall’AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco l’autorizzazione per la produzione dei farmaci infusionali, soluzioni predisposte per l’iniezione endovena.

Grazie alla licenza Diaco Biofarmaceutici potrà ora produrre nello storico stabilimento di via Flavia, profondamente rinnovato nell’ultimo periodo, varie tipologie di soluzioni parenterali in flaconi di vetro di differenti formati (50, 100, 250 e 500 ml) e in diverse concentrazioni. In particolare le soluzioni che saranno prodotte sono: cloruro di sodio, glucosio, elettrolitiche, manitolo, ringer lattato, ringer acetato e glicerolo con sodio cloruro. La produzione si rivolge a: strutture sanitarie pubbliche e private e ad altre aziende farmaceutiche (produttrici e/o distributrici) per il mercato del contract manufactoring (ovvero per la produzione per conto terzi di soluzioni che verranno vendute con marchio non Diaco).

In questa prima fase i mercati di riferimento della produzione di infusionali saranno quello italiano e quello europeo, ma l’intenzione aziendale è di aprirsi presto canali commerciali e distributivi anche con il resto del mondo. Una volta a regime il settore farmaceutico rappresenterà circa il 70% del business di Diaco Biofarmaceutici. Il restante 30% proverrà dalle aree Cosmetica e Dispositivi Medicali.

L’autorizzazione giunge a valle di un percorso di circa tre anni in cui la Diaco Biofarmaceutici, nata nel 2014, in conseguenza dell’acquisizione di “Laboratori Diaco Biomedicali” da parte della nuova proprietà, ha effettuato investimenti di oltre 8 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari, impianti e per l’adeguamento delle linee esistenti. In parallelo l’Azienda ha investito sulle risorse umane, sia tramite il recruitment di nuove risorse selezionate su tutto il territorio nazionale, sia tramite la loro organizzazione e la creazione di una nuova struttura manageriale, sia attraverso programmi di formazione per aggiornare e incrementare le competenze dello staff.

“Questa autorizzazione consente a Diaco Biofarmaceutici di avviare la produzione del settore più importante dei tre oggetto della nostra attività, quello farmaceutico. Siamo orgogliosi di aver ottenuto l’autorizzazione AIFA perché corona il percorso di investimenti, sia negli impianti sia nelle risorse umane, che abbiamo fatto negli ultimi anni, per poter offrire soluzioni terapeutiche ad alto standard. – ha dichiarato Dimitry Arshynnikov, Amministratore Delegato di Diaco Biofarmaceutici – Nel prossimo periodo intendiamo crescere ampliando il numero dei nostri partner, il nostro network commerciale per il settore farmaceutico e allargando ulteriormente la gamma di prodotti sia farmaceutici che cosmetici e dispositivi medici. Abbiamo scelto Trieste perché crediamo nelle opportunità della sua posizione geografica, che riteniamo strategica, oltre che per la qualità delle risorse umane che qui abbiamo trovato, che abbiamo fatto crescere con ulteriori iniziative formative, attraendo nel territorio ulteriori professionalità provenienti da altre zone d’Italia. Ci tengo a precisare che Diaco Biofarmaceutici non è mai ricorsa alla cassa integrazione mentre ha sottoscritto un Contratto di Solidarietà di cui però non ha usufruito. Abbiamo infatti preferito proporre di adibire il personale a mansioni propedeutiche all’avvio della produzione, senza ricorrere in esterno a soluzioni più economiche, convinti che fosse importante farli partecipare al processo di costruzione dell’Azienda. I nostri dipendenti hanno accolto la nostra proposta e si sono mostrati disponibili allo svolgimento anche di attività differenti da quelle previste dalle loro mansioni. Già oggi, insieme, ne raccogliamo i frutti e grazie al clima di positiva collaborazione che si è instaurato, sono convinto potremo raccoglierne molti altri in futuro".

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