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La Giunta Cosolini Lancia "Easypark", «ma c'è il Trucco...»

Paolo Rovis, Nuovo centro destra, dimostra come il sistema sia si più comodo, ma presenti un aggravio dei costi Dopo ‘infocantieri’, che consente di informare la cittadinanza sulla localizzazione, estensione e durata temporale dei cantieri...

Paolo Rovis, Nuovo centro destra, dimostra come il sistema sia si più comodo, ma presenti un aggravio dei costi

Dopo 'infocantieri', che consente di informare la cittadinanza sulla localizzazione, estensione e durata temporale dei cantieri stradali gestiti da AcegasAps sul territorio comunale, e l'App 'Qurami', che elimina file già in funzione in due centri civici, il Comune di Trieste, lo scorso 1 febbraio, ha introdotto pagamento della sosta con strumenti 'smart', alternativi alla moneta. La proposta, portata in Giunta comunale dall'assessore alla Mobilità e Traffico Elena Marchigiani, che consiste nell'utilizzo di una 'app' dedicata - già ampiamente diffusa e conosciuta in Europa e a livello nazionale - affiancata ad un sistema tradizionale.

In concreto, la proposta, che sarà sottoposta alle società gestori dei parcheggi pubblici a Trieste (Saba, Park San Giusto e Trieste Terminal Passeggeri, in accordo con la società Esatto), prevede l'utilizzo del sistema di pagamento "Easypark" ( www.easyparkitalia.it), tramite call canter o mediante App; inoltre, l'Amministrazione comunale ha ritenuto di affiancarlo ad un sistema più tradizionale offerto da "NeosPark" (www.neos-park.eu).

Questi strumenti 'smart', se adottati da tutti i gestori, faciliterebbero gli utenti che potrebbero disporre così di un sistema unico per tutti gli stalli a pagamento sul territorio del Comune di Trieste. Ma non solo. Il sistema consentirebbe di pagare il tempo di sosta effettivamente fruito, senza doverne prevedere in anticipo la durata, evitando così lo sforamento e le conseguenti sanzioni. Inoltre, essendo diffuso a livello europeo, incluse Austria e Germania, è usufruibile anche dai turisti.
Attraverso l'utilizzo di "NeosPark", cioè mediante il parchimetro portatile, anche un'utenza più tradizionale, non abituata alle applicazioni per smartphone, potrà comunque usufruire degli stessi benefici. E' inoltre previsto il mantenimento del pagamento della sosta con moneta per la clientela occasionale o non ancora abituata all'innovazione tecnologica.

«Sembra bene. Sembra». Così comincia la sua critica Paolo Rovis, capogruppo in Consiglio comunale per il Nuovo Centro Destra. Il consigliere spiega come secondo lui ci siano si dei benefici, ma non trova giusto il fatto che il servizio venga pagato dai cittadini: «Nei suoi comunicati stampa, la giunta comunale è ben attenta a nascondere il trucco. Omette infatti di dire che il comodo servizio è a pagamento: 5 euro al mese, 60 euro all'anno. Un mezzo canone Rai, insomma. Oppure, si può anche fare a meno di pagare l'abbonamento. Ma, in questo caso, la sosta costerà ben il 15% in più. Due ore nella zona viola che, pagate con il parchimetro tradizionale oggi costano 3,40 euro, produrranno un addebito di euro 3,91 utilizzando EasyPark. Mille delle vecchie lire in più. Insomma, un sistema comodo ma che comporta sovrapprezzi per gli utenti quando logica vorrebbe che, al contrario, questi sistemi venissero incentivati attraverso l'applicazione di uno sconto. Funzionava infatti così EuroPark, introdotto qualche anno fa: si pagava 45 euro in cambio di un monte-sosta di 50 euro. E nessun canone. Risparmio netto: 10%. EasyPark srl è una società privata che, indubbiamente, ha trovato un efficace modo per fare legittimi utili. Un buon business per loro, ma un ulteriore aggravio di costi per il cittadino».

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