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Cronaca

La maggioranza salva Furlanic

1.28 - Con 15 favorevoli, 22 contrari, 2 astenuti la mozione è respinta dopo un consiglio comunale fiume di quasi 5 ore. Non sono mancati i momenti di tensione. Fuori dal Palazzo del Comune Bandiere in Piazza Unità di Rifondazione, Comunisti Italiani e dell' Altra Europa per Tsipras

1.25 - Con 15 favorevoli, 22 contrari, 2 astenuti la mozione di sfiducia è respinta

1.19 - Si va al voto. Mozione d'ordine Rovis: «Possibilità di voto a scrutrinio segreto». Rifiutato perchè il regolamento non lo prevede.

1.16 - Rosolen«Manteniamo la mozione di sfiducia. Ringraziamo il sindaco e il capogruppo PD che hanno salvato la poltrona al presidente Furlanič che ha fatto queste scuse molto superficiali all'intera città. Scuse tardive per un dibattito che dura sa settimane. È stato fatto del male al Consiglio e a tutta la città.».

0.34 - Franco Bandelli (Un'altra Trieste)«Chiedo una riunione dell'opposizione», Richiesta accettata. IL CONSIGLIO COMUNALE RIPRENDE ALL' 1:00.

0.32 - Interviene Furlanic: «Ringrazio tutti per gli elogi e per la pacatezza degli interventi. Rivestire il doppio ruolo di consigliere comunale e Presidente del consiglio comunale non è facile. Se  riterrò in futuro di non poter più lavorare serenamente, in futuro darò le dimissioni. Sono dispiaciuto se ha offeso la sensibilità di qualcuno».

23.41 - Roberto DeCarli: «E' necessaria una sospensione per fare un ragionamento. A parte il criticabile intervento di Andolina, bisogna ringraziare per il rispetto tutta l'opposizione. Quindi noi abbiamo bisogno di una riunione di maggioranza e IL CONSIGLIO COMUNALE RIPRENDE ALLE 0:15».

23.32 - Marino Sossi (SEL): «Noi abbiamo fatto una dichiarazione pubblica che non smentisco e voteremo contro. Perchè lo dicono gli storici. Lei comunque presidente ha il compito di riunire due comunità delle città, abbiamo la necessità di andare avanti e guardare la futuro. Io comunque non penso che il presidente del consiglio vada a dormire con il vestito da presidente. Io tenderei di ricucirie uno strappo che periodicamente si riapre».

23.29  - Roberto Antonione: «Ho dei seri dubbi sullo strumento che stiamo usando. Ho apprezzato i toni degli interventi,escluso quello offensivo di Andolina, che non hanno tentato di esasperare. Esemplare quello del Sindaco Cosolini. Lei invece, presidente, le sono vicino sul piano umano, ma lei sa quello che fa, e sa che quell'intervista lei l'ha fatta come presidente del consiglio, non può distinguere le due figure, anche se lo dichiara».

23.21 - Piero Camber (Forza Italia) : «Abbiamo fatto un cammino lungo tre sindaci per ricucire certe ferite. Dopo decenni di lavoro si è tornati ad avere paura. Non so se sarai ancora presidente, ma per me non sarai più il mio, a meno di scuse e passo indietro, ma non mi illudo. Presidente sei un bravo politico: non farci scegliere, fai tu il passo».

23.15 - Marco Toncelli (PD): «Lei è certamente libero di pensarla come vuole. ma per il suo ruolo deve rispetto. Chi evoca consapevolmente spettri del passato debba più rispetto alla città. Questo viene chiesto nel suo ruolo di rappresentante di tutti i triestini. Il PD non ha voluto strumentalizzare. Non ha cercato questa polemica. Non condivide le parole del presidente Furlanic. Riconoscere e rispettare, queste parole dovrebbe avere in mente soprattutto quando esce da questa stanza. Grazie alle sue dichiarazioni ha fatto del male. Ha dimostrato di non essere all'altezza del suo ruolo. Speriamo che abbia il coraggio di riconoscere l'errore e chiedere scusa».

23.13 - Manuela Declich (Pdl): «Lei. anche con le sue dichiarazioni di questa sera, continua a non rappresentarci».

23.04 - Intervento del Sindaco Cosolini: «Non possiamo negare che oggi sia una brutta serata. Oggi rischiamo di tornare indietro. La politica triestina rischia di fallire nel costruire il futuro ai giovani combattendo su questioni passate. Il passato non si dimentica, ma non possono essere usate per scopi politici nel presente. Rispetto le memorie di tutti. Io trovo le dichiarazioni del presidente Furlanic lontano da questo pensiero. Nessuno può negare che ci siano state due lacerazioni. Credo che comunque sia compito degli storici tracciare gli itinerari. Per questo da Sindaco, e dovrebbe lo stesso il presidente e il consiglio, accostarsi a queste tappe nel rispetto di tutti. Tutti abiamo da perdere se si ripresentano certi dissensi. Mi sento in disaccordo con lei Furlanic nel non voler accettare che in città ci siano verità assolute. Credo che errare umano est. ma deve riconoscere i suoi errori. Altrimenti mi constena di dirle che forse le responsabilità derivanti dalla sua carica siano troppo pesanti».

23.01 - Il consiglio comunale riprende. Furlanic chiede ad Andolina di scusarsi. Rovis: «Ci ha accusato di essere dei nostalgici della risiera, offensivo». Andolina: «Mi dispiace che son stato frainteso». ANCORA UNA POLEMICA

22.51 -  Ancora Andolina: «Gli slavi  hanno spento i fuochi della riserva che voi rimpiangerete». Caos in aula costringe alla sospensione.

22.50 - Tensione in aula durante l'intervento di Marino Andolina.

22.39 - Marino Andolina (Federazione della Sinistra): «Non mi candido come sostituto. Si è detto che non si sta giudicando nessuno,ma a me sembra di si. Furlanic è stato un ottimo presidente. Voi consiglieri avete avuto degli atteggiamenti indegni (polemica dell'opposizione sul termine usato ndr.) Perchè si deve fare un dibattitoin Consiglio di un fatto storico? Il preclusionismo storico è pericolo».

22.36 - Paolo Menis (M5S): «Non cambierà il mio giudizio su di lei come consigliere, ma mi trovo in difficoltà a ribadire alcuni concetti che Patuanelli ha rimarcato prima. Per volontà del nostro partito non abbiamo mai parlato del passato, ma sempre di futuro. Però ci sono delle questioni storiche che vanno rispettate. Lei oggi poteva fare un passo indietro, magari anche mezzo, ma invece ha affondato nuovamente il colpo. In quella famosa intervista lei ha spiegato di aver studiato storia all'Università di Lubiana».

22.28 - Parla Alfredo Cannataro (Cannataro con Trieste e per Trieste): «Mio caro presidente, ho sempre espresso simpatia sia per Furlanic politico allora, sia per l'attuale presidente. Lei non ha espresso un'opinione, ma ha espresso una dichiarazione, mancando di rispetto»

22.19 - Parla Michele Lo Bianco (Lobianco Impegno Civico): «Mi sembra di essere tornato alla serata dell'insediamento della Giunta Cosolini e della sua elezione, in cui io fui profeta dicendo di essere certo che prima o poi sarebbe venuta fuori la posizione ideologica. Lei ha distrutto un lavoro paziente e di cessello che aveva costruito un clima di pace. Ora sta al partito democratico che ha commesso l'erroe ed oggi ha la possibilità di sanarlo».

22.07 - Prende la parola Paolo Rovis (capogruppo PdL): «Sono tra coloro i quali ha speso elogi per la sua capacità espressa nella gestione della funzione amministrativa .Lei non è un mero amministratore, ma il suo ruolo necessita di una certa sensibilità, perché rappresenta non solo i consiglieri, ma anche quello che questi rappresentano: tutti i cittadini, con le loro idee e ideologie. Lei in questo è mancato. È troppo intelligente per averlo fatto per sbaglio. Lei ha dato un calcio al concerto dei tre presidenti che aveva segnato la storia di questa città. Torni a fare il politico. Non lasci che questa mozione vada ai voti, lo sa anche lei che questa carica le sta stretta».

22.06 - Conclude Everest Bertoli (Forza Italia)

22.05 Interruzione di Andolina che chiede se si possono togliere le magliette, ma il presidente dice che non è necessario.

21.58 - Parla Everest Bertoli (Forza Italia) : «Questo non è un processo né una discussione storica. Lei volutamente, come un giocatore d'azzardo, nel suo intervento non solo ha lasciato la mano, ma ha addirittura raddoppiato.Non è un attacco contro la minoranza che lei rappresenta come lei vuole far passare. Quello che c'è da capire è anche se lei ha la volontà di continuare (le capacita ce le ha senz'altro). Quello che mi preoccupa non è se lei continuerà o meno a essere presidente, ma che lei sta scavando volutamente un solco all'interno del tessuto cittadino».

21.46 - Parla Maurizio Ferrara (Lista Civica Indipendente): «Lei ha usato la carica che ricopre per guadagnare voti. Ha riaperto ferite. Le non pensa alla sua carica ma solo ai suoi scopi personali. Ha incastrato il partito democratico che ha una componente slovena al suo interno a cui deve dare conto. Si vergogni: non politicamente, ma istituzionalmente. Mi auguro e le chiedo di dimettersi prima del voto dell'aula. Credo che per la sua esperienza il consigliere Andolina possa essere la scelta più idonea per la carica del presidente del Consiglio».

21.36 - Ora tocca  a Claudio Giacomelli (Gruppo Misto)«Io sarei inadatto a fare il presidente del Consiglio comunale, per il mio modo di fare politica, mi sentirei costretto in dei confini istituzionali, combinerei molti guai. Sono d'accordo con lei che non esiste una memoria condivisa, ma almeno cerco di non offendere nessuno. Se ripenso al sindaco, che io critico ogni giorno, devo togliermi il cappello per gli interventi che ha fatto. Lei ha offeso mezza città e mortificato l'altra metà».

21.19 - Ora è il turno dei Stefano Patuanelli (M5S): «Sono tra quelli che pensa che lei abbia ottemperato ai suoi doveri in maniera quasi perfetta. Avrei fatto quest'intervento anche se ci fosse stato un esponente di destra al suo posto. Lei ha fatto quell'intervista come presidente del Consiglio comunale. Tra l'altro l'ha detto lei all'inizio di questo Consiglio quando ha chiesto al nostro capogruppo di chiedere scusa per le parole contenute in un comunicato stampa da noi trasmesso in quanto sempre rappresentanti di questo consiglio. E lei non ha chiesto scusa però alla città intera per la sua intervista. Non si è nemmeno pentito, avremmo potuto superarlo. Ma la risposta alla mozione di sfiducia, ha confermato una situazione che non può rientrare più ».

21.18 Parla Furlanič (clicca qui per la foto) : «Non ritengo che le accuse della mozione siano a me ascrivibili. Quando ho avuto l'onore e l'onere di rappresentare il consiglio l'ho sempre fatto in maniera garantista. Non avrei voluto affrontare il tema storico. Nella mia intervista al piccolo ho spiegato che erano impressioni a titolo personale suffragate dalla storia. In ogni caso sono il primo a dire che il Consiglio comunale di Trieste non è il luogo adatto a discutere i fatti storici così importanti. Penso che i problemi storici siano ben altri. Concludo dicendo che ho sempre cercato di compiere i miei doveri al massimo delle mie possibilità. Ho ricevuto critiche ed elogi».

21.05 - Il leader di Un'altra Trieste Franco Bandelli continua spiegando che: «nessuno pensi di avere in tasca la verità, tantomeno la verità storica. Nessun giustizialismo. Siamo qui a decidere l'opportunità del presidente del consiglio comunale di Trieste, la seconda carica della città».

20.58Bandelli presenta la mozione di sfiducia. «Oggi non c'è spazio per battute, oggi siamo chiamati con la nostra decisione a significare che anche in periferia c'è aria di cambiamento. A tre anni e mezzo dall'insediamento del sindaco si va in contro a stravolgimenti degli equilibri. In caso di sfiducia si ricorderà a chi non l'ha capito che Trieste ha deciso di cambiare pagina. Basta polemiche. Non si possono più riaprire ferite solo per interesse politico. Soprattutto esistono ruoli istituzionali diversi».

20.57 - Comincia la bagarre politica: i favorevoli erano Andolina e lo stesso Furlanič.

20.55 - Pregiudiziale di Andolina - Federazione della Sinistra (di cui Furlanič è il capogruppo): "non dovremmo essere qui: siamo a un punto di non ritorno. Io dico che non dovremmo essere nemmeno qui e quindi di revocare". La mozione non passa: si 2 no 37. Si prosegue.

20.50 - Si riprende con la mozione di rimozione del presidente.

20.21 - Mozione accolta.  Verrà ascoltata una delegazione di cittadini. Si riprende alle 20.50.

20.19 - Mozione d'ordine di Everest Bertoli (FI) per una breve riunione dei capigruppo in aula per ascoltare i cittadini presenti in Consiglio Comunale preoccupati per la questione Ferriera di Servola.

20.10Minuto di silenzio chiesto da Bertoli (capogruppo Forza Italia) per la Commemorazione della strage di Nassiriya (Foto qui)

19.30 - Una trentina di persone con bandiere di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e l'Altra Europa di Tsipras sono radunate in Piazza Unità a sostegno di Iztok Furlanic. Slogan a sostegno del Presidente del Consiglio Comunale. Ribadito dai presenti il fatto che il Primo Maggio Trieste sia stata liberata (Foto qui).

13nov2014.Sfiducia a Furlanic

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