Lavori di Pubblica Utilita', Entro il 18 febbraio le Domande
10 progetti per “lavori di pubblica utilità” finanziati da Regione FVG, Fondo Sociale Europeo e dal Comune di Trieste, offriranno la possibilità a 35 persone disoccupate di trovare un impiego per 8 mesi e 32 ore settimanali presso imprese e...
10 progetti per "lavori di pubblica utilità" finanziati da Regione FVG, Fondo Sociale Europeo e dal Comune di Trieste, offriranno la possibilità a 35 persone disoccupate di trovare un impiego per 8 mesi e 32 ore settimanali presso imprese e associazioni riconosciute.
Le domande di contributo da parte delle imprese, cooperative sociali, cooperative di produzione e lavoro, associazioni - ai fini dell'inserimento lavorativo - dovranno essere indirizzate al Comune di Trieste-Area Risorse Umane e Formazione-Piazza Unità 4 e pervenire entro il 18 febbraio 2011.
L'iniziativa è stata presentata stamane in Municipio dall'assessore alle Risorse Umane e Formazione Michele Lobianco. I lavoratori coinvolti nell'iniziativa, sono quelli che entro il 15 luglio 2010 si sono iscritti nelle liste di disponibilità presso il Centro per l'Impiego della Provincia di Trieste e che rispettavano i criteri del regolamento regionale, cioè aver compiuto, per le donne, 35 anni d'età, per gli uomini, i 40.
E per tutti coloro che non percepiscono alcun tipo di ammortizzatore sociale e non hanno maturato il diritto al trattamento pensionistico.
I 10 progetti proposti dalle amministrazioni pubbliche che, secondo la norma regionale, dovranno essere attuati in concreto da imprese, cooperative sociali, di produzione e lavoro e associazioni riconosciute, saranno selezionate in base alla sede nel territorio regionale, alla disponibilità di attrezzature idonee per le iniziative di lavoro di pubblica utilità assegnate, alla strutturazione a livello organizzativo e alla capacità di assicurare ai beneficiari gli elementi essenziali di formazione per sicurezza sul posti di lavoro.
Alle imprese, cooperative e associazioni sarà riconosciuto un contributo per il costo complessivo dell'intervento, di cui almeno il 70% deve essere rappresentato dal costo dei lavoratori di pubblica utilità assunti, mentre il restante 30% è costituito da materiali, attività di tutoraggio e altre spese di gestione del progetto.
Successivamente al termine del 18 febbraio, imprese, cooperative e associazioni, dovranno assumere le persone disoccupate individuate dal Comune di Trieste tra quelle iscritte nelle liste di disponibilità e avviare i progetti entro la fine di marzo e i primi di aprile.
Tutti i 10 progetti prevedono queste attività: la valorizzazione del patrimonio pubblico urbano, rurale e la manutenzione (8 progetti per 29 persone); il riordino di archivi e il recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo (2 progetti per 6 persone).
E, nello specifico, gli interventi riguarderanno il verde pubblico e i terreni patrimoniali comunali: lungo la dorsale del ciglione carsico, parco urbano della Strada Vicentina, la campagna Prandi, situata tra le vie Cattedrale e San Michele, accanto a San Giusto; il restauro di immobili: recinzioni di pertinenza scolastica a gestione comunale, manufatti artistici nel Giardino Pubblico M. de Tommasini e vari monumenti cittadini, lapidi e aree verdi del Parco della Rimembranza.
I fondi stanziati ammontano a 800.325,17 euro, di cui 40.016,26 (il 5% del costo complessivo dei progetti) resteranno a carico del Comune di Trieste e 760.308,91 (il 95% del costo complessivo dei progetti) saranno a carico del bilancio regionale e del Fondo Sociale Europeo.