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Cantieri, bonus e lavoro in nero: stop a tre ditte, multe per oltre 30 mila euro

I carabinieri assieme a personale di Asugi hanno messo in fila una serie di controlli mirati all'interno di cantieri presenti su tutto il territorio provinciale. Attestati di formazione falsi, operai senza permesso di soggiorno

Nel settore dell'edilizia drogato dai bonus non è una novità che lavoro in nero e violazioni sulla sicurezza trovino ancora più terreno fertile di quanto già non trovassero in passato. L'ennesima conferma l'hanno registrata i carabinieri triestini del Nucleo Ispettorato del Lavoro che, in una operazione di controlli ordinati dal Comando generale in tutta Italia, hanno fatto numerosi sopralluoghi all'interno dei cantieri della provincia, soprattutto dove si concentrano i lavori dei bonus previsti dalla normativa statale. Durante le ispezioni condivise con personale dell'Asugi, in occasione delle quali sono state riscontrate anche diverse inadempienze dal punto di vista della sicurezza, sono emerse numerose situazioni illegali. 

I numeri dei controlli

Per quanto riguarda il personale delle 17 ditte controllate (in totale 65 operai), tre sono le persone che lavoravano in nero e tre che sono risultate irregolari sul territorio nazionale. Altri cinque lavoratori sono stati fermati perché in distacco transazionale ma privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Sul fronte delle aziende invece i carabinieri hanno disposto la sospensione dell'attività di impresa a tre ditte, mentre relativamente alla formazione sulla sicurezza sono stati accertati due attestati falsi. In totale i carabinieri hanno multato le rispettive ditte con sanzioni complessive per oltre 30 mila euro. 

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