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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Duino-Aurisina

L'Esercito di Silvio "Dichiara Guerra" alla Vecchia Politica

Forse più un battaglione che un reggimento, quello presente stamane a Trieste per la tappa regionale della Campagna d'Italia dell'Esercito di Silvio. Ma indubbiamente agguerrito nei confronti del vecchio modo di far politica all'interno del centro...

Forse più un battaglione che un reggimento, quello presente stamane a Trieste per la tappa regionale della Campagna d'Italia dell'Esercito di Silvio. Ma indubbiamente agguerrito nei confronti del vecchio modo di far politica all'interno del centro destra. E con un unico ed insostituibile punto fermo; Silvio Berlusconi. Lui e basta perchè i "soldati" di Silvio intendono azzerare volti e nomi dell'attuale dirigenza del PdL, definita impresentabile anche dagli intervenuti.

Capitanati dal leader del Movimento, il vicentino Simone Furlan, la "falange" berlusconiana si è presentata oggi alla città; a guidare l'Esercito della Libertà in terra giuliana l'ex consigliere comunale, Lorenzo Giorgi che ha aderito da subito al progetto di ricostituzione di Forza Italia, vero scopo tutt'altro che nascosto dell'associazione. (CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRLA)

Proprio Giorgi ha introdotto l'incontro sottolineando la necessità assoluta di ritornare a Forza Italia, mandando in soffitta il vecchio PdL, affossato dai propri dirigenti che non lo hanno saputo, o voluto, portare in mezzo alla gente. Un partito che non si è occupato delle reali necessità del territorio, tralasciando lo scopo principale della politica... quella di essere a servizio della cittadinanza.

Giorgi ha ricordato le sette sconfitte di fila alle elezioni (comuni di Trieste, Muggia, Duino Aurisina, Provincia di Trieste, Regione, Camera e Senato), sottolineando che nessuno si sia degnato di prendersi la responsabilità di questa disfatta, "patita peraltro - secondo il forzista - contro avversari deboli e battibili (Cosolini ha sottolineato Giorgi ha vinto prendendo meno voti di quanti ne prese Rosato pur sconfitto da Dipiazza)".

Non è mancata la bordata nei confronti di Roberto Antonione, che da coordinatore nazionale di Forza Italia e berlusconiano doc è passato in poco tempo sulla sponda opposta presumibilmente in cambio dei famosi 30 denari (vista come una ricandidatura al parlamento che poi non è arrivata), la cui vicenda è stata definita da Giorgi come "l'oscar dei tradimenti".

Simone Furlan ha rincarato la dose nei confronti dei vertici PdL Nazionali che, a ricordato il leader dell'Esercito di Silvio, "sono lì solo grazie e per Silvio Berlusconi" ma che sarebbero in gran parte pronti a tradirlo alla prima occasione. "Li spazzeremo via " dice Furlan ricordando la necessità di portare nuovi volti, giovani e meno, enusiasti e puliti. Con un unico comune denominatore... la leadership indiscussa resta ad Arcore.

Non mancano gli attacchi alla magistratura per le questioni riguardanti Berlusconi che Guido Lombardi, italoamericano che si divide tra New York e Trieste, non ha mancato di definire folli ed antidemocratiche.

Alessio Zanon, altro rappresentante nazionale del Movimento promette "dopo questo tour le cose non saranno più come prima. Noi vogliamo rappresentare la nuova Forza Italia, a fianco del popolo, delle imprese, della gente per bene di ogni giorno"

Inizia la "guerra" dell'Esercito di Silvio; i nemici, a sorpresa, però stanno dalla stessa parte... Guerra Civile in vista....

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