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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Conte dà il via libera alle librerie, ma a Trieste prevalgono i dubbi

Il nuovo Dpcm dà la possibilità alle librerie di riaprire al pubblico, ma a livello nazionale almeno 250 librai indipendenti 'bocciano' l'idea con una lettera. La libreria Minerva: "Abbastanza perplessi, essendo ancora in lockdown non ha senso incoraggiare le persone a uscire di casa"

Le librerie possono aprire al pubblico da oggi, martedì 14 aprile, eppure non tutti i librai non sono d'accordo con il nuovo Dpcm del Governo Conte. Nei giorni scorsi 250 librerie indipendenti hanno scritto una lettera al presidente Conte, spiegando perché non approfitteranno dell'alleggerimento delle misure anticontagio(rivolto anche a cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini). A Trieste alcune librerie come la Ubik apriranno al pubblico a orario ridotto (10 - 19) mentre altre, come la Minerva, manterranno la 'modalità lockdown'.

La libreria Minerva

“Continuiamo con le consegne a domicilio – spiega Alessandro Serli, uno dei soci della libreria -, in più si può ritirare la merce senza entrare in negozio, ordinando online o al telefono. Restiamo chiusi al pubblico e vogliamo continuare su questa strada almeno fino a maggio, anche perché le consegne stanno andando piuttosto bene. I corrieri al momento danno la priorità ad altro quindi i tempi si sono allungati, ma se il libro è già in negozio si può consegnare in uno o due giorni”. 

Sul nuovo Dpcm i gestori della Minerva si dichiarano “abbastanza perplessi, essendo ancora in lockdown on ha senso incoraggiare le persone a uscire di casa per andare in libreria. Inoltre è permesso solo se ci si trova a 200 metri da casa, e sappiamo che e librerie non sono molto capillari sul territorio. Da parte del Governo si tratta di un piccolo gesto, ma è simbolico. Adesso la maggior parte delle librerie sono in zone centralissime e con affitti molto alti, rimanere aperti significherebbe avere alti costi di gestione con meno clienti. Anche rinunciare alla cassa integrazione dei dipendenti può essere un grosso sacrificio”.

Altre librerie

Ancora chiusa al pubblico anche la libreria Mondadori, che sulla sua pagina Facebook scrive "Rimandiamo l'apertura in attesa di organizzarci con i dispositivi di sicurezza, la tutela della vostra (e della nostra) salute è una priorità". Anche la Feltrinelli non ha ancora aperto, ma sui canali social annuncia: "Siamo in contatto con le autorità per capire come dare attuazione al decreto, la situazione è in continua evoluzione. Per garantire la sicurezza di tutti stiamo predisponendo un protocolo specifico e stiamo attuando tutte le misure necessarie per accogliervi al meglio". Nessun annuncio, per il momento, dalla Lovat di Trieste, che tuttavia continua il servizio a domicilio su ordinazione via e-mail. Per il momento, quindi, anche tra i 'possibilisti' prevale la cautela per la sicurezza della salute pubblica e buona parte delle librerie triestine rimangono chiuse in attesa di tempi migliori.

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