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Cronaca

Licei sportivi, interrogazione del Coni: «Istituire seconda sezione per ogni istituto e provincia»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

L’interrogazione parlamentare, presentata lo scorso 14 gennaio al Ministro della dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, da parte del Presidente del Comitato regionale del CONI Friuli Venezia Giulia, on. Giorgio Brandolin, relativamente ad una maggiore valorizzazione del percorso ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, purtroppo ha ottenuto una risposta del tutto burocratica e negativa giustificata, sostanzialmente, con la solita “mancanza di risorse”. 

L’interrogazione, nel dettaglio, chiedeva al Ministero sia la possibilità di istituire una seconda sezione per ciascun istituto e per ciascuna provincia, sia un incremento delle risorse finanziarie finalizzate a tale settore per venire incontro alle numerossissime richieste degli studenti e delle loro famiglie.

Il piano di studi del Liceo Sportivo, volto all’approfondimento delle scienze motorie e sportive all’interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi delle scienze matematiche, assicura la padronanza dei linguaggi e colloca la dimensione sportiva all’interno di una formazione globale della persona.

«Dispiace dover constatare che la cultura sportiva in Italia sia ancora considerata materia di serie B”, commenta il Presidente Brandolin. “Da sempre, nella nostra regione, esistono ottimi rapporti tra il mondo sportivo ed il mondo della scuola con una fattiva collaborazione esistente tra il CONI e l’Ufficio Scolastico regionale. Dopo la bocciatura da parte del Ministero, continueremo ad aiutare le Società e le Federazioni che, su base volontaria, si sono messe a disposizione dei licei (di Trieste, Monfalcone, Tarvisio e Maniago) in modo del tutto gratuito fornendo impianti, attrezzature e tecnici, in particolar modo per quelle discipline (vela, canottaggio, nuoto, ecc) che prevedono l’utilizzo di impianti non presenti negli istituti scolastici. Desidero inoltre ringraziare le amministrazioni locali per il supporto dato e per l’ausilio che forniranno in futuro ai ragazzi».

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