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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il giallo di via Verrocchio

Giallo di via Verrocchio: a Padova altri esami sui reperti trovati addosso a Liliana

E' previsto per giovedì 3 febbraio alle ore 9 presso il Gabinetto della Scientifica del comune veneto l'inizio degli accertamenti tecnici non ripetibili sui sacchi neri

E' giovedì 3 febbraio il giorno stabilito per gli esami sulle possibili tracce presenti sui reperti rinvenuti addosso al corpo di Liliana Resinovich. I test "non ripetibili", previsti al Gabinetto della Polizia Scientifica di Padova alle 9, rappresentano uno dei mezzi investigativi attraverso i quali si può capire se ci sono state cancellazioni, se sono stati utilizzati dei guanti, oppure se sono presenti delle tracce ematiche. "Sono considerazioni scientifiche che possono portare in un verso o nell'altro" così l'avvocato di Sebastiano Visintin, Paolo Bevilacqua, raggiunto telefonicamente da TriestePrima. I test verranno svolti anche sui sacchi neri all'interno dei quali era stato ritrovato il cadavere della sessantatreenne, lo scorso 5 gennaio. 

Gli esami arrivano nel periodo immediatamente precedente all'esito dell'esame tossicologico. "E' il completamento degli accertamenti tecnici, una prassi da protocollo investigativo". Sebastiano si è recato in questura nella tarda mattinata di oggi 28 gennaio. La decisione degli esami è stata notificata a lui come persona offesa. Proprio su questo tema l'avvocato Bevilacqua ha detto di "non avere grande preoccupazione. Non intendiamo più affrontare il dibattito soffrendo talune esternazioni neanche vere. Purtroppo si sta avvalorando un conflitto extra famigliare sulla base di riserve mentali che ognuno ha nei confronti degli altri. Col senno di poi le ricostruiremo e tutte avranno una loro collocazione. Se qualcuno ha detto qualcosa che non rappresenta il vero ne risponderà". 

Le indagini vanno avanti. Il procedimento penale aperto e in mano al pubblico ministero Maddalena Chergia parla sempre di sequestro di persona nei confronti di ignoti. Sulla lapide di Liliana la data di decesso è stata indicata nel 5 gennaio, data in cui c'è stato il ritrovamento del corpo in un'area boschiva del parco di San Giovanni, nel comprensorio dell'ex ospedale psichiatrico. Quella data, nelle prossime settimane, potrebbe cambiare. Il consulente di parte nominato dalla parte offesa, il dottor Raffaele Barisani, dice di non essere ancora entrato in possesso della documentazione, né di aver visto le fotografie del cadavere di Liliana. Sulla presenza il giorno 3 febbraio, Barisani ha detto di voler parlare con l'avvocato Bevilacqua. "Lo chiamerò e ci metteremo d'accordo". 

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