Morte di Liliana, dopo 25 giorni dal ritrovamento gettato nella spazzatura il telo termico
E' stato Fulvio Covalero, l'amico di vecchia data, ad entrare nell'area recintata dai vigili del fuoco. Ieri 29 gennaio l'operazione
Fulvio Covalero ha pulito l'area recintata dal nastro bianco e rosso dove lo scorso 5 gennaio era stato ritrovato il corpo di Liliana Resinovich. Dopo 25 giorni, nei pressi dell'area alberata era rimasta ancora la coperta termica utilizzata per coprire il cadavere della sessantatreenne scomparsa dalla sua abitazione di via Verrocchio lo scorso 14 dicembre. Dopo che anche l'Acegas si era portata sul luogo - a causa di una segnalazione -, è stato lo stesso amico di vecchia data di Liliana ad entrare dentro l'area recintata e a buttare nella spazzatura il telo argentato.
Negli ultimi giorni si è appresa la notizia che i due sacchi neri ed una bottiglia contenente un liquido verranno portati al Gabinetto della Polizia Scientifica di Padova, dove nella giornata di giovedì 3 febbraio verranno analizzati. Si cercano soprattutto le impronte papillari latenti, anche se l'attenzione dell'opinione pubblica è rivolta soprattutto sulla bottiglia. Da quanto è a conoscenza degli organi di informazione, il 5 gennaio Liliana era stata ritrovata all'interno di due sacchi neri. Portava una borsetta, verosimilmente vuota. Le indagini vanno avanti.