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Continuano le indagini

"Il 14 dicembre ho visto Liliana, era vestita di scuro, andava verso piazzale Gioberti"

Pubblichiamo la testimonianza oculare raccolta nella mattinata di oggi nel rione di San Giovanni, non distante dall'abitazione di via Verrocchio da dove 20 giorni fa è sparita la sessantatreenne triestina. Il particolare mancante sulla borsetta

"L'ho vista la mattina del 14 dicembre davanti al negozio, è passata velocemente, camminando con la testa bassa ed era vestita con abiti di colori scuri". La testimonianza oculare proviene da Iva, una negoziante di via San Cilino che afferma di aver visto Liliana Resinovich in un lasso di tempo tra le 8 e le 9. Iva non ricorda se la sessantatreenne avesse con sé la borsetta, quella trovata nell'armadio della camera da letto qualche giorno dopo la sua scomparsa. "Non ho visto se aveva la borsa - così Iva - perché non vedevo la mano sinistra, siccome scendeva verso giù". Il particolare viene confermato dalle tante fotografie che appaiono sul profilo social di Sebastiano, vale a dire che quando porta la borsetta (qualsiasi modello), Liliana la porta sul lato sinistro. 

La deposizione di mercoledì 22 dicembre

Iva aggiunge poi un altro dettaglio che si rifà proprio alla ricostruzione dei giorni successivi alla scomparsa di Liliana. "Io l'ho scoperto per caso da una signora che non è neanche di San Giovanni. Mi ha detto che aveva visto un post su Facebook, era sabato (18 dicembre, quattro giorni dopo la denuncia di Sebastiano in questura ndr)". Iva, dopo aver contattato le forze dell'ordine nelle giornate di lunedì e martedì, va a deporre nella giornata di mercoledì 22 dicembre. "All'inizio ho pensato di aspettare per vedere se la notizia è falsa, mentre se era vera allora avrei detto io due parole". Da quando la Resinovich è scomparsa sono passati otto giorni. E' il giorno in cui va in onda la prima puntata che Chi l'ha visto dedica al giallo. 

"Non voglio giocare a tennis con lui": lo sfogo di Sebastiano

Sul fronte delle indagini tutto tace e la Squadra Mobile continua il suo lavoro coordinato dalla Procura della Repubblica che ha affidato al sostituto procuratore Maddalena Chergia il fascicolo. Sotto casa di Sebastiano anche questa mattina si sono presentati numerosi gli inviati delle trasmissioni della Rai. Il marito di Liliana è stato intervistato per l'ennesima volta e risposto ad alcune affermazioni fatte sia da una cugina di Liliana sul quotidiano Il Piccolo che a Filippo, l'amico di vecchia data che abbiamo chiamato così in virtù della sua richiesta di anonimato. "Come fa a dire questo signore che Lilli non mi amava più e che avrebbe dovuto andare a stare da lui? Ma si rende conto di quello che abbiamo noi qui a casa? Se qualcuno ha qualcosa da dire che venga a dirmelo. Io non ho riscontri di questo, ma non voglio giocare a tennis con lui". 

I numerosi interrogativi: che fine ha fatto Liliana?

Il caso va quindi avanti e aggiunge la testimonianza della donna. Restano ancora numerosi interrogativi. Dopo quel passaggio fulmineo davanti alla vetrina, dove si è diretta Liliana? E' andata a prendere l'autobus in piazzale Gioberti per andare veramente al negozio della WindTre in via Battisti, come sostiene Filippo, oppure è successo qualcosa lì, a due passi dal luogo della testimonianza? La questura ha la possibilità di acquisire direttamente le immagini del Trasporto Pubblico Locale. E' quindi da lì che potrebbero emergere alcuni particolari importanti per capire dove è andata Liliana. La sua scomparsa, inoltre, ha generato un clamore mediatico dai programmi nazionali che, secondo indiscrezioni, potrebbero svelare alcune carte già nelle prossime giornate. 

Le parole del marito: "Non ho niente da nascondere"

"Può darsi che mi arrivi un avviso di garanzia - queste le parole dette in conclusione dal marito di Liliana, Sebastiano - ma la cosa non mi spaventa. Non ho intenzione di andare da un avvocato perché le cose verranno fuori da sole. Io non ho fatto del male, non ho niente da nascondere". In ultimo, l'amico Fulvio Covalero continua nella sua ricerca parallela. Su Facebook ha creato una pagina chiamata Lilly. "Ho aperto questa pagina per concentrare qui tutte le informazioni e le testimonianze su Liliana Resinovich uscita da casa il 14 dicembre 2021 senza dare più notizie" ha scritto. Sono passati 20 giorni. Le indagini vanno avanti. [continua] 

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