Indagini sull'esplosione di Pasqua, il 35enne Luca Lardieri potrebbe essere stato ucciso
A riportare la notizia è Il Piccolo nell'articolo a firma di Gianpaolo Sarti. Trovata una ferita al collo e tracce di sangue un po' dappertutto nell'appartamento. La Procura indaga per omicidio volontario ed incendio doloso
C'è una svolta nel caso del decesso di Luca Lardieri, il giovane di 35 anni trovato morto nella sua abitazione di via del Ponzanino 3 il giorno di Pasqua. Secondo quanto riporta l'articolo de Il Piccolo a firma di Gianpaolo Sarti, Lardieri potrebbe essere stato ucciso e gli investigatori indagano su un caso di omicidio volontario. E' stata l'autopsia a rivelare "un taglio al collo, come una coltellata" e le molte tracce di sangue in diverse parti dell'appartamento.
Inoltre, sempre stando a quanto riporta Il Piccolo, il pubblico ministero Massimo De Bortoli vuole vederci chiaro anche nell'incendio che aveva devastato l'abitazione. La stessa persona che potrebbe aver ucciso il 35enne, potrebbe aver dato fuoco alla casa "in modo da cancellare le tracce". La magistratura intende andare a fondo a questa storia. Nonostante regni il massimo riserbo, sono infatti molte le domande che gli investigatori (sul fatto indaga anche la Squadra Mobile della questura di Trieste) si stanno ponendo.
La pista iniziale era un'altra. In un primo momento la morte era stata collegata all'esplosione avvenuta in casa a causa della possibile saturazione da sostanze chimiche rinvenute negli ambienti. Il lavoro di ricostruzione della vicenda non è semplice e sull'ipotesi di omicidio volontario ed incendio doloso peserebbero, secondo Il Piccolo, tre elementi precisi: la ferita al collo, il sangue trovato un po' dappertutto all'interno dell'alloggio e l'incendio che "è certamente doloso" ed appiccato grazie all'utilizzo di alcol.