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Cronaca

Essere una lustrascarpe nel 2018: la storia di Madame Eleonora

È una donna, è elegante e nel 2018 ha reinventato l'antico mestiere degli sciuscià. Ospite al Man Room Concept, ci ha raccontato la sua storia

Situati solitamente a bordo della strada, gli "Sciuscià ", si guadagnavano da vivere lucidando scarpe. Oggi è un mestiere che sta scomparendo ma c'è ancora qualcuno che, come insegnano i nostri antenati, sa ancora trasformare e reinventare.

Madame Eleonora

La storia di Madame Eleonora la facciamo cominciare proprio da qui perchè lei, nel 2018, è riuscita a vestire di eleganza e raffinatezza questo mestiere. Da Verona, è stata ospite a Trieste al Man Room Concept dove, venerdì 23 novembre, tra cocktail, creme, barbieri e abiti eleganti, ci ha regalato un momento unico.
"Abito e vivo a Verona ma sono, come si suol dire, itinerante; porto questo servizio nei grandi eventi, nelle fiere, negozi di abbigliamento... L'idea è nata come attività parallela al mio lavoro. Fondamentalmente amo la scarpa da uomo, è da sempre stata una mia passione, così, quasi per gioco, ho cominciato a crearmi un giro di clienti privati: andavo a prendere le loro scarpe, gliele lucidavo nella mia casa/laboratorio, e poi gliele riportavo. Poi, quattro anni fa, ho deciso di dedicarmi esclusivamente a questo". Ci ha raccontato Eleonora, entusiasta e sempre sorridente, che ci ha anche fatto riflettere anche su un altro aspetto che denota questo mestiere:  "Devo dire che non è un ambiente facile per una donna, mi sono addentrata in un mondo prevalentemente maschile, anche perchè di solito è l'uomo che cura le scarpe. Fortunatamente grazie al mio carattere e al mio modo di fare sono riuscita ad inserirmi del tutto, a volte anche ribaltando la situazione. Posso dire con fierezza che, anche se sono seduta ad un livello più basso, nessuno mi ha mai messo i piedi in testa!"

"Bellezza ed eleganza in un momento esclusivo finalizzato all'educazione"

"Il mestiere dello Sciuscià nasce molti anni fa. A suo tempo lo faceva chiunque, anche qualche attore. Mi viene in mente per esempio Al Pacino. Oggi, almeno per me, è frutto di una ricerca dedicata all'eleganza e alla bellezza per poter elevarne l'immagine. Utilizzo prodotti di grande qualità come creme francesi e spazzole fatte a mano in corno. E' diventato un momento esclusivo, di nicchia e allo stesso tempo una forma di educazione alla cura e alla manutenzione della scarpa. Oggi sono qui perchè Luca, il titolare, ha deciso di regalare una coccola in più ai clienti e io ho fatto il resto. In tanti sono venuti con la scarpa giusta e non con la classica sneakers tanto utilizzata al giorno d'oggi. Abbiamo regalato un momento diverso. Io amo dire che abbiamo regalato attimi di puro stupore, una piccola esperienza che di solito non si fa".AA284081-59F7-46EA-A271-913E2EE46457-2

I vecchi mestieri come stimolo per i più giovani

Non è mancato l'invito alle nuove generazioni: "Ci sono tanti vecchi mestieri come il nostro che fino a poco tempo fa erano sconosciuti, soprattutto alle nuove generazioni. Abbiamo notato che, essendo storici, attirano molta curiosità" ha dichiarato Luca Dagri, titolare della barberia "Man Room Concept" di via Torrebianca. "Spero che vengano visti come stimolo a fare qualcosa di diverso. Non esiste solo internet - per fare un esempio - ma anche l'artigianalità, il lavorare con le mani. Io li vorrei invitare a pensare a quanto qualcosa di antico, riproposto in chiave moderna, possa ancora oggi dare un futuro. Vorrei che un giorno un ragazzo entrasse da quella porta e mi dicesse: "Voglio fare il lustrascarpe". 

"Oggi è stata una giornata speciale. Abbiamo creato una sinergia tra mondi dell'artigianato, intrecciandoli" ha concluso Dagri.

La giornata si è conclusa con un cocktail realizzato ad hoc dall'Antica Caffetteria Torinese.

Il cocktail

Ultimo tocco di classe: il drink. Con il nome di Naghal, termine Maltese per chiamare il cuoio, l'Antica Caffetteria Torinese hanno proposto "un twist su di un Toronto drink del 1848 ormai dimenticato ma con grande carattere dato da una punta di Fernet Branca".

"Abbiamo voluto reinterpretarlo in chiave moderna usando whisky canadese infuso al cuoio, bitter Roger di Vecchio Magazzino Doganale, Tintura di Jefferson e uno sciroppo home made a base di the verde e arancia".

Foto Lumiere Magique Photography

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