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Cronaca Foro Ulpiano

Svolta nel “caso” della madre in difficoltà economiche: i figli non saranno collocati dal padre

Due genitori separati abitano a 40 chilometri di distanza ma i figli vanno a scuola nel Comune dove abita il padre. La madre, visto il problema logistico, chiede il trasferimento in una scuola a metà strada, e il Tribunale decide di collocare i figli dal padre. Provvedimento sospeso dalla Corte d’Appello

Un discusso provvedimento da parte del Tribunale di Trieste in materia di affidamento di minori viene sospeso in via d'urgenza in Corte d'Appello. Questa la storia: due genitori separati abitano a 40 chilometri di distanza ma i figli (che frequentano i genitori a settimane alterne) vanno a scuola nel Comune dove abita il padre. Visto il disagio logistico della mamma nel portare i figli in una scuola così lontana dal suo luogo di lavoro (e a quello, peraltro, del padre), la donna chiede al Tribunale il trasferimento in una scuola di Trieste, a metà strada tra le residenze dei due.

Il Tribunale aveva non solo rigettato la richiesta ma aveva deciso di collocare tutti e tre i figli dal padre, togliendo alla madre l'assegno di mantenimento che godeva per i figli. Una decisione che li avrebbe allontanati non solo dalla madre, che avrebbero potuto visitare per tre weekend al mese, ma anche dalla sorellina (la quarta figlia della donna, nata da una relazione successiva). La Corte d'Appello di Trieste ha accolto la richiesta di sospensiva promossa dall'avvocato Giovanna Augusta de'Manzano per conto della sua assistita. L'udienza è stata fissata urgentemente e il provvedimento di primo grado è stato sospeso, rimandando poi a un'ulteriore udienza per il merito del giudizio. Secondo la Corte d'Appello, a una prima cognizione sommaria, i motivi del reclamo “non risultano manifestamente infondati, quindi dev'essere evitato il rischio di un pregiudizio connesso a una modifica ingiustificata o temporanea dell'assetto di vita dei figli".

Per ora i minori non cambieranno scuola come chiesto dalla madre in prima istanza, ma continueranno ad abitare da entrambi i genitori a settimane alterne. "Ritengo che stravolgere la vita di tre minori, senza neppure ascoltare la loro opinione - così spiega l'avvocato de'Manzano -, sia stato da parte del Tribunale un atto che ha appunto imposto alla Corte d'Appello la sospensione urgente del provvedimento, a tutela della fratria ma soprattutto a tutela della figura materna, che non può essere mortificata solo perchè la donna è in difficoltà anche economica".

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