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Cronaca

Design e dressage si incontrano nell'atelier di Rossella e Matteo

"Un posto dove la pelle diventa strumento di seduzione e l'istinto si piega alla geometria e alla disciplina"

"Una linea di ottone divide l'imperfetto dal perfetto".

Vorrei cominciare con quest'immagine la descrizione di Maison Dressage, atelier in via Donota 36c, dove la pelle diventa strumento di seduzione, inno all' eleganza e alla raffinatezza; dove l'istinto si piega alla geometria e alla disciplina. Un "giardino lussureggiante" con la città ai piedi -quasi a volerla dominare- dove laboratorio e showroom condividono lo stesso spazio, "divisi solamente da una linea d'ottone" e dove due giovani, un anno fa, hanno dato una maison al loro progetto.

Dressage

Dressage, dal francese raddrizzamento/addestramento. Disciplina equestre che viene anche chiamata gara di addestramento, in quanto il cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici (detti arie). Wikipedia 

"Nel dressage il fantino induce il cavallo ad eseguire dei passi eleganti molto tecnici. Durante questi movimenti si esprimono grazia e capacità di movimento: questo è esattamente quello che abbiamo voluto portare nel nostro brand". Ci hanno raccontato Rossella e Matteo, conosciutisi a Trieste negli anni dell'università, da sempre complementari per tutto quel che concerne l'estetica e la creatività. "Quando abbiamo cominciato, quasi per gioco - ha aggiunto Rossella- io stavo in Brasile, mentre Matteo a Trieste. Lavoravamo a 10 mila chilometri di distanza con una webcam puntata su un manichino. Ci mandavamo i disegni, le idee e si prototipava. Sono nati così i nostri primi lavori".

Diecimila chilometri di pura adrenalina, dove idee e sogni sono battiti e pulsazioni da trasmettere all'altro, tanto per ricordare a tutti che i limiti non esistono, le distanze ancor meno: "Nasciamo come creatori di accessori provenienti direttamente dall'immaginario fetish come arnes e collari, contestualizzati in una visione meno aggressiva e più elegante per renderli utilizzabili anche quotidianamente- ha invece aggiunto Matteo-. Con il passare degli anni le nostre collezioni si sono trasformate e, dopo una fase di de-contestualizzazione e ri-concettualizzazione, ci siamo avvicinati ad una visione più minimal, pur sempre mantenendo un' impostazione forte, quella del dressage, ma molto più lineare".

Chiffon, tulle, frange di cotone e mogano incontrano la pelle e il cuoio in un connubio di eleganza e forza. Un'evoluzione più che naturale, frutto di sperimentazioni, analisi di materiali, concetti e strutture. Ed è proprio in questa fase, nell'evolversi dello studio, che si toglie sempre di più facendo emergere sempre più la tecnica, proprio come nel dressage.

L'atelier: un anno dall'apertura

L'atelier nasce un anno fa: "C'è un momento in cui devi decidere di rendere reale quello che hai nella testa. Questo è anche il nostro consiglio ai giovani artigiani e designer. Aprire un posto proprio significa anche poter comunicare di più, accogliere gli altri nel tuo mondo, anche fisicamente" ci ha detto Rossella.

"Ad un anno dall'apertura - aggiunge - possiamo ritenerci decisamente soddisfatti. Il tempo ci ha dato ragione e se tornassimo indietro, faremmo certamente la stessa scelta. Certo, ci vuole ancora tanta perseveranza e impegno, ma abbiamo notato che nel corso di quest'ultimo anno sono state aperte tante altre botteghe: qualcosa si sta muovendo. Progetti per il futuro? Stiamo preparando una nuova collezione, ne realizziamo una all'anno. Al momento potete trovare Trapézion e tanti pezzi di collezioni precedenti. Il prossimo appuntamento, per i più curiosi, è Botteghe Aperte, un evento dove scoprire tutto quello che sta dietro alle creazioni di designer e artigiani triestini e non".

Atelier maison dressage

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