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Cronaca

Marò, Dipiazza: «Imbarazzante inerzia del Governo italiano»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«L'ennesimo rinvio della Corte suprema indiana relativa all'udienza dei nostri due fucilieri di marina Girone e Latorre è l'ennesima presa per i fondelli al nostro Paese ed allo stato di diritto. Il Governo Italiano, giustamente impegnato a fare chiarezza sul tragico omicidio del giovane Giulio Regeni, non ha dimostrato la stessa determinazione sulla vicenda dei marò. Sono passati più di quattro anni e la "giustizia" indiana non ha prodotto nulla. Un Paese che non è in grado di assicurare un corretto sistema giudiziario non può essere considerato uno Stato democratico. I nostri ragazzi, a questo punto, sono sequestrati dall'India e l'Italia non può tollerare tale condizione».

Lo ha dichiarato Roberto Dipiazza, candidato sindaco di Trieste, a margine delle commemorazioni di questa mattina.

«Se siamo un Paese democratico - ha affermato Dipiazza - lo dobbiamo anche ai nostri militari che hanno combattuto e perso la vita in nome della libertà, e che ora sono costantemente impegnati negli scenari bellici internazionali, ed in prima linea nella lotta al terrorismo».

«Il sequestro da parte della "giustizia" indiana dei nostri marò non può essere tollerato ed è imbarazzante per il Paese l'inerzia del Governo Renzi. I giudici indiani, inoltre, non forniscono nessuna motivazione per il rinvio ed il permesso di Latorre per motivi di salute scadrà il prossimo 30 aprile. Il silenzio del Governo Renzi è assordante!».

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