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Cronaca

Effetto ordinanza sulle mascherine: la distribuzione non sarà più a testa ma a famiglia

A darne notizia è il vicesindaco Paolo Polidori che ha affermato: "A Trieste sono stati consegnati 14.750 kit in questa prima settimana. Nelle prossime tre settimane dovremmo essere in grado di coprire il 90 per cento delle famiglie". Dopo il testo non basta la produzione di 20 mila al giorno annunciata dal vicegovernatore Riccardi il 25 marzo scorso?

La consegna delle mascherine secondo i triestini tarda a materializzarsi in molti rioni della città e, dopo una settimana dall'inizio dell'operazione condotta dalla Protezione Civile ed annunciata alla stampa dal vicesindaco Paolo Polidori, è lo stesso esponente del Carroccio, dopo essere stato interpellato da TriestePrima, a chiarire e a fare il punto della situazione. Ad oggi sono stati consegnati "14.750 kit pari ad altrettanti nuclei famigliari" in quelle sezioni cittadine che, secondo il vicesindaco "risultano essere più densamente abitate sulla base del censimento". L'area infatti non coinciderebbe né con i rioni, né con il territorio delle circoscrizioni. 

L'ordinanza

Dopo l'ordinanza VII firmata negli scorsi giorni dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (che ha introdotto l'obbligo di mascherine e guanti, per poi fare chiarezza che, per coprire la bocca basterebbe anche una sciarpa o un foulard), le due mascherine a testa inizialmente previste sono divenute "due a nucleo famigliare". Una riduzione sensibile e decisa da una rimodulazione dei "criteri della distribuzione". "Le mascherine che sono giunte a Trieste fanno parte della produzione regionale - così Polidori - e se non le avessimo ricevute non saremmo riusciti a distribuirne neanche una".

Fedriga chiarisce l'ordinanza: sì a sciarpe e foulard

Molte persone ne hanno bisogno per potersi recare a fare la spesa (anche se Fedriga ha giudicato sufficiente la sciarpa) e molti di essi non hanno disponibilità economica (soprattutto nei rioni più poveri) per potersele permettere. La logica conseguenza è l'aspettativa nei confronti del pubblico. Lo scorso 25 marzo era stato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccado Riccardi ad annunciare "la produzione regionale di 20 mila mascherine al giorno", rimarcando tuttavia la grande distanza tra "il fabbisogno e la disponibilità". Un problema questo delle mascherine che più volte è stato sollevato dai sindacati del settore sanitario impegnato in prima fila. 

Le prossime tre settimane 

All'insegna del "si fa quello che si può con il materiale a disposizione", il vicesindaco ha concluso affermando che "attraverso i nuovi criteri di distribuzione dovremmo essere in grado di coprire 100 mila nuclei famigliari nelle prossime tre settimane, vale a dire il 90 per cento delle famiglie triestine. Si andrà avanti a macchia di leopardo, se così si può definire". Nel frattempo sono stati in molti a segnalare il fatto di non aver ricevuto i dispositivi di protezione individuale forniti dalla Regione attraverso la Protezione Civile. Sperano di riceverle presto. Anche per poter essere in regola con l'ordinanza. 

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