Maxi sequestro in regione, bloccate un milione e mezzo di mascherine non a norma
Nel mirino della guardia di finanza i dispositivi di protezione personale acquisiti nel marzo 2020. L'inchiesta riguarda l'ex commissario Arcuri
Arrivano anche in regione le conseguenze dell'inchiesta nazionale sulle mascherine acquistate nelle prime fasi della pandemia dal’ex commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, che ora è accusato di peculato e abuso d'ufficio.
Il sequestro in Fvg
Negli ultimi giorni, il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Udine ha notificato alla protezione civile FVg il sequestro di quasi un milione e mezzo di dispositivi di protezione individuale non conformi, che quindi non potrebbero garantire una protezione adeguata contro il Covid 19. I dispositivi in questione sono sia mascherine chirurgiche sia Ffp2 e Ffp3 o Kn95. I campiini analizzati non hanno passato gli esami previsti: test all'aerosol di paraffina ed aerosol al cloruro di sodio. In Fvg, si tratta di 672mila Ffp3, 162mila Ffp2 e 600mila chirurgiche che pare siano parte di un unico lotto. Questo lotto sarebbe arrivato in Italia direttamente da produttori cinesi, attraverso intermediari italiani che avrebbero anche percepito commissioni per decine milioni di euro. Secondo gli inquirenti, era stato costituito “un comitato d’affari”, pronto a speculare sull’epidemia e capace di condizionare le scelte della pubblica amministrazione ”facendo pressioni" su Arcuri.