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Sparatoria in Questura

Meran assolto, la rabbia dei sindacati di Polizia

Sap: "L'imputato si muoveva con determinazione e lucidità criminale", Usip: "Sfiducia nei confronti della Magistratura", Fsp Polizia: "Troppe variabili, troppe incertezze, perizie contrastanti". IL sindacato dei Carabinieri Unarma: "Solidarietà alla famiglia della Questura e ai parenti delle vittime"

I sindacati delle forze dell'Ordine si schierano all'unanimità contro la sentenza nei confronti di Alejandro Augusto Stephan Meran per l'omicidio di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. Secondo il Sap nazionale, i due agenti "non solo hanno perso la vita, ma oggi muoiono per una seconda volta". 

"Siamo ulteriormente amareggiati – dice il segretario generale Stefano Paoloni – dal fatto che l'autore dell'omicidio non risponderà pienamente del deprecabile gesto. Certo è, che non intendiamo sostituirci ai periti o ad altri, ma vi sono dei dati inconfutabili raccontati dalle immagini di una parte dell'evento, che sono stati visibili non solo agli addetti lavori ma che hanno fatto il giro di internet, palesando che l'imputato si muovesse con determinazione e lucidità criminale. Un fatto talmente evidente da non poter essere celabile. Ci auspichiamo, di conseguenza, che possa rispondere pienamente delle sue responsabilità”. 

Il Sap fa inoltre sapere che "resterà vicino alle famiglie non solo moralmente ma fattivamente in caso dovessero esserci altri risvolti. A tal proposito ci teniamo a sottolineare che una delegazione del nostro Segretariato è stata sempre presente sin dalla prima udienza ad oggi. Dopo la tragedia, è arrivata la beffa".

L'Usip (Unione Sindacale Italiana Poliziotti) parla invece di un "generale senso di sfiducia nei confronti della Magistratura", rivolgendo al capo della Polizia Lamberto Giannini e alla ministra Lamorgese la richiesta di "una presa di posizione netta a riguardo che dia un segnale di vicinanza in primis alle famiglie di Matteo e Pierluigi ma anche a tutela di tutte le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato che non possono continuare a subire mortificazioni di ogni sorta anche in occasione di delitti così cruenti. Oggi più che mai ci convinciamo che la riforma del sistema Giustizia non sia più rinviabile".

Valter Mazzetti, Segretario Generale di Fsp Polizia, dichiara che "In sostanza, per la morte dei ‘Figli delle stelle’ non c’è colpevole, non c’è alcuno a cui chiedere conto, non c’è meccanismo che possa lenire la sofferenza, lo sconforto, la paura di chi veste l’uniforme, esce di casa e sa che potrà non farvi ritorno per i più impensabili motivi, in un giorno qualunque, senza adeguate tutele, né prima né dopo la tragedia sempre in agguato". 

"Rimangono ad aleggiare troppe variabili e troppe incertezze – conclude Mazzetti -, perizie contrastanti, immagini atroci di qualcuno che consapevolmente spara, scappa, si nasconde, poi si arrende quando non ha più chance. Le famiglie di Matteo e Pierluigi, l’intero Corpo della Polizia che ha perso due valorosi operatori, e tutti i cittadini per i quali il loro lavoro ha significato garanzia di libertà meritano di più”.

Anche la Segreteria Provinciale dell'associazione sindacale di Carabinieri Unarma, infine, "si stringe nuovamente alla famiglia della Questura di Trieste per i due colleghi uccisi. A tutti i colleghi delle forze dell’Ordine, alle sigle sindacali della provincia di Trieste e soprattutto alle famiglie delle vittime, questa segreteria esprime piena solidarietà e vicinanza”.

Sparatoria Questura: Il capo della Polizia chiama i familiari di Matteo e Pierluigi

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