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Petizione Mercato Coperto, Adesso Trieste raccoglie oltre 5000 firme: "A breve la nostra proposta"

Il movimento, che concorrerà alle amministrative di ottobre, consegna simbolicamente le firme ai commercianti del mercato e accetta la sfida del Sindaco, lavorando su una proposta per il rilancio della struttura. Laterza: "No al project financing con un grande investitore, sì al mercato dei piccoli

Sono oltre 5300 le firme raccolte da Adesso Trieste per la petizione contro l'insediamento di una grande catena di supermercati nel Mercato Coperto. Questa mattina Riccardo Laterza e Giulia Massolino, i rappresentanti del giovane movimento, le hanno simbolicamente consegnate ai commercianti che già operano nell'area. Dopo le dichiarazioni del primo cittadino ("Lascio le chiavi del mercato a chi farà una proposta concreta"), gli esponenti di Adesso Trieste si sono presentati nello storico edificio con un portachiavi recante il logo del loro movimento e una promessa: quella di presentare, nei prossimi giorni, una proposta per il rilancio della struttura in grado di coinvolgere commercianti, associazioni, imprese e cittadinanza.

"Finalmente il post di Luigi Nacci ha portato il Sindaco a recarsi di persona tra questi commercianti - ha dichiarato Laterza -, a testimoniare ciò che non ha portato a termine in 15 anni di amministrazione. Anni in cui sono state effettuati solo interventi minimi di manutenzione. L'amministrazione ha i soldi per fare di più, e non riteniamo che la formula del project financing sia la strada giusta poiché un grande attrattore non farebbe che monopolizzare gli spazi mentre i protagonisti devono essere coloro che ci sono già. Bisogna partire da loro e coinvolgere altre realtà, magari disposte a investire ognuno una propria quota per la riqualificazione dello spazio. Crediamo che la strada sia quella del consorzio, perché deve continuare a essere il mercato dei piccoli, non dei grandi".

Secondo Laterza "La strada per rigenerare questo luogo passa per questi commercianti, che hanno molte rimostranze sull'operato effettuato finora. Bisogna poi aggiungere attività che valorizzino lo spazio, che possono essere ristorative, artigianali o di animazione culturale al piano di sopra. Per mantenere l'accessibilità e l'identità del palazzo non bisogna affidarsi a un attrattore unico, né prevalente. Ci vuole un disegno e una politica di fondo che il Comune non può delegare alle imprese".

"Il Mercato deve continuare a essere sempre più un luogo di incontro e di mescolanza tra tradizioni, culture e interessi  - ha infine dichiarato Giulia Massolino - la sua rinascita non può che partire dalle persone, dai loro bisogni e dalle loro aspettative. Abbiamo deciso di concorrere alle elezioni comunali di ottobre per invertire la rotta e fare politica con le persone e non solamente per le persone".

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