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Cronaca Muggia - San Dorligo / Località Lazzaretto

Ipotesi migranti da Udine a Muggia, la sindaca: "A Lazzaretto solo persone italiane"

Laura Marzi chiarisce le voci, nate dopo un'intervista rilasciata dall'assessore alla Sanità regionale Riccardo Riccardi. "Alla Base Logistica solo isolamenti fiduciari di persone italiane in carico all'Asugi"

La Base Logistica di Lazzaretto a Muggia continuerà ad ospitare esclusivamente "isolamenti fiduciari di persone italiane in carico al Dipartimento di prevenzione" dell'Azienda Sanitaria Giuliano Isontina. A chiarire le voci di un possibile trasferimento di migranti dall'ex caserma Cavarzerani di Udine  - al centro di una polemica politica sfociata dopo la rivolta dei richiedenti asilo scoppiata nei giorni scorsi - alla struttura della località rivierasca è la stessa prima cittadina Laura Marzi. 

Le parole della Marzi

"Alla luce della vivace discussione nata, sui social, dopo l’intervista rilasciata dal vicepresidente della Regione Riccardi sull’ipotesi di inviare parte dei migranti ospitati per la quarantena nella caserma Cavarzerani in tre diverse strutture, tra le quali la Base Logistica di Lazzaretto - ha fatto sapere la Marzi - ho sentito immediatamente per le vie brevi il Vicepresidente il quale mi ha risposto dicendomi che nell’intervista si riferiva alle strutture già utilizzate per la quarantena, tra le quali c’è, appunto, il Lazzaretto muggesano". Secondo quanto appreso a Muggia, la Base Logistica non verrà quindi utilizzata per ospitare i migranti. 

Blitz di CasaPound in Consiglio regionale: denunciati

Il dibattito sulla Rotta

Negli ultimi giorni il dibattito sulla Rotta balcanica e sugli effetti che la stessa produce sul territorio regionale è diventato rovente. Nonostante Roma sembra essere disinteressata alla questione del confine orientale, la gestione del fenomeno migratorio in Fvg è tornata prepotentemente al centro della discussione politica locale. Da una parte si rincorrono i timori per la possibile diffusione di nuovi contagi (dopo alcuni casi di positività riscontrati tra i migranti ndr), mentre dall'altra il blitz di CasaPound nell'aula del Consiglio regionale (con l'immediata presa di posizione da parte dei partiti ndr) ha reso incandescente un'atmosfera già segnata dai continui arrivi e dal dibattito sulle cosiddette riammissioni

Gli scenari

Lo scenario preoccupa la giunta Fedriga, mentre dai palazzi romani è arrivato il no alla chiusura dei valichi minori (come invece auspicato dai prefetti del Friuli Venezia Giulia). Una sorta di scontro tra più fazioni, insomma. Sullo sfondo rimane il rischio che la crisi economica, innescata dal CoViD-19 e in procinto di manifestarsi il prossimo autunno, possa agitare ulteriormente le acque. La contrapposizione partitica - cavalcata dalla politica - ed inasprita dalle ambizioni tipiche dell'ormai permanente campagna elettorale alla quale assistono i cittadini, non è, utilizzando il gergo dei bookmakers, neanche quotata. 

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