rotate-mobile
Il fenomeno alle spalle di Trieste

Rotta balcanica in Slovenia: beccati quattro passeur, rintracciate quasi 90 persone

Un cittadino albanese di 34 anni, un italiano di 26, un 46enne di nazionalità indiana ed un cittadino pakistano sono stati fermati dalla polizia slovena nell'ultimo fine settimana. La maggior parte dei migranti rintracciati sono afghani e turchi. Nei diversi gruppi anche cinque cubani

Anche se non ne parla quasi più nessuno, la rotta balcanica è sempre in fermento sia dal punto di vista degli arrivi che in merito alla repressione dei trafficanti d'esseri umani. Nel pomeriggio di domenica 5 dicembre la polizia slovena ha denunciato un cittadino albanese di 34 anni e un italiano di 26 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli agenti hanno fermato un furgone Citroen a Dolenje, non distante da Jelšane (al confine con la Croazia) e guidato dal 34enne. All'interno sono stati trovati dieci cittadini di nazionalità turca. Il giovane italiano invece è stato fermato a bordo di una Fiat Bravo e, secondo quanto riportato dal Dipartimento di polizia di Capodistria, avrebbe fatto strada al furgone. 

Sempre nel pomeriggio di domenica la polizia slovena ha fermato una Ford Fiesta con targa italiana. Il conducente, un cittadino indiano di 46 anni residente in Italia, trasportava altri tre connazionali. A Podgrad invece undici cittadini di nazionalità turca sono stati rintracciati. Secondo fonti di polizia slovena, a guidarli nel viaggio è stato un cittadino di origine pakistana. Sul fronte degli arrivi, solo nell'ultimo fine settimana gli agenti sloveni hanno rintracciato 88 persone, di cui 45 provenienti dall'Afghanistan, 29 turchi, cinque cittadini cubani, due persone di origine marocchina, due algerini, un libico e tre indiani, un pakistano. Non si sa se i migranti siano stati respinti in Croazia oppure se hanno chiesto protezione internazionale in Slovenia. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rotta balcanica in Slovenia: beccati quattro passeur, rintracciate quasi 90 persone

TriestePrima è in caricamento