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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, Pierpaolo Roberti risponde alla Prefetto Porzio: «Auspico collaborazione, ma da entrambe le parti»

Giunge a breve lasso ti tempo la risposta del vicesindaco e assessore alla sicurezza Pierpaolo Roberti alla recente intervista della prefetto Annapaola Porzio ai microfoni di TeleQuattro

Il vicesindaco e assessore con delega alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, risponde tramite i microfoni di TeleQuattro alle parole espresse dalla prefetto Annapaola Porzio in una recente intervista.

Pierpaolo Roberti: «Io auspico la più ampia e leale collaborazione tra il Comune di Trieste e la Prefettura. La collaborazione però deve essere da ambo le parti, quindi noi ci prendiamo degli impegni se dall'altra parte si prendono degli impegni. Noi rispettiamo gli impegni se dall’altra parte vengono rispettati gli impegni»

L'intervista del prefetto Annapaola Porzio trasmessa durante la recente puntata della trasmissione “Ring” di TeleQuattro, non è andata giù all'assessore comunale alla sicurezza Pierpaolo Roberti. In particolare sono tre i passaggi della Prefetto Porzio che Roberti contesta, il primo, dove il prefetto sostiene che il Comune non avrebbe presentato i conteggi per ricevere i contributi per l'accoglienza dei profughi. La risposta di Pierpaolo Roberti: «Io ho tutta la documentazione, la prima con i conteggi per tutto il 2015 è stata inviata alla Prefettura il giorno giovedì 21 gennaio 2016 alle ore 16.10 con tutti conteggi. Di seguito abbiamo anche altri conteggi con i solleciti per avere questi soldi»

In merito all'operazione “Strade sicure”, dove la Porzio sostiene di aver chiesto l’invio dei militari in città in accordo con il comune pochi giorni fa, l'assessore Roberti risponde che «il comune di Trieste in realtà scrive la prima volta al Ministro dell'Interno, al Ministro della Difesa e alla Prefettura il giorno 5 ottobre 2016 chiedendo un aumento del contingente per Trieste. A questa richiesta lo stesso Prefetto ci risponde il giorno 14 novembre 2016 e ci dice che il “dipartimento della Pubblica sicurezza interessato dal gabinetto del ministro ha rappresentato che al momento, in considerazione delle molteplici esigenze registrate nei diversi ambiti territoriali”, perché evidentemente non è un problema di Trieste ma tutti stanno chiedendo i militari per il presidio del territorio, “non risulta possibile procedere al potenziamento del contingente di 25 militari già operativo a Trieste senza incidere sull'efficacia dei dispositivi in atto in altre province” ».

Per quanto riguarda gli spostamenti di richiedenti asilo in altre città che ha detto Roberti, non risolve affatto il problema: «A me non interessa che se ne vadano via 50, se il giorno stesso ne arrivano altri 50 a me interessa che il numero complessivo dei richiedenti asilo presenti sul territorio di Trieste diminuisca e in modo anche drastico. Questo è quello che avevamo chiesto al prefetto, questo era quello per il quale si era impegnato il prefetto».
 

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