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Martedì, 23 Aprile 2024
Ancora crisi / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Piazza della Libertà

Dal Silos alla Tripcovich, da settimane centinaia di migranti costretti a dormire in strada

L'ennesima denuncia parla di almeno 275 persone senza accoglienza a Trieste, dove 115 non hanno un posto dove stare da almeno un mese. Tra chi ha 50 anni ed è arrivato ai primi di luglio, a chi invece ha messo piede in Italia da qualche giorno, la faccia di un problema che sembra non interessare a nessuno

TRIESTE - Abu è nato in Bangladesh, ha 50 anni e da quasi due mesi è senza accoglienza. La sua vicenda è simile (e per certi versi identica) a quella di almeno altri 275 richiedenti asilo giunti nell'utlimo periodo a Trieste, attraverso la rotta balcanica. Una fotografia impietosa denunciata pubblicamente per l'ennesima volta (sono nove le lettere) dall'Istituto Consorzio di Solidarietà del capoluogo giuliano e che Gianfranco Schiavone ha indirizzato al prefetto Annunziato Vardé. "La perdurante mancanza di accoglienza - così l'Ics - per tempi sempre più lunghi ha generato un quadro drammatico". 

L'elenco di richiedenti asilo

La lettera è corredata da un lungo elenco di nomi e date. Eshan Muhammad ha 44 anni e risulta essere arrivato nei primi giorni di luglio. Kuruthala Praaven ne ha 26 ed ha presentato la domanda di accoglienza il 26 luglio. Per entrambi, però, in qualche struttura di Trieste non sembra esserci posto. Da settimane ormai la zona tra piazza Libertà, la scalinata della sala Tripcovich, l'ex Silos, come pure alcune aree del porto vecchio, è diventata un enorme dormitorio a cielo aperto, dovei migranti sono costretti a restare in attesa che qualcosa succeda. "Qualcuno ha trovato sistemazione da connazionali già presenti qui" così gli operatori impegnati sul campo ogni giorno. Il sistema è saturo da mesi, complici gli arrivi che quotidianamente vengono registrati dalla polizia di frontiera. 

I numeri e le procedure

Un dato significativo è quello dei rintracci confrontati con le presentazioni spontanee in questura. Nonostante il fenomeno non rappresenti una novità assoluta, il numero di migranti che si presenta in via del Teatro romano ogni giorno è sensibilmente aumentato. Si crea quindi un vero e proprio sovraffollamento non solo fisico, ma anche nelle stesse procedure. "Il fatto che le persone visibilmente in strada appare negli ultimi giorni un po' inferiore rispetto al periodo precedente non deve trarre in inganno. La situazione è peggiorata, visto che il numero di richiedenti asilo senza accoglienza si stima essere non inferiore alle 350/380 persone". Numeri che impressionano e che nella piazza davanti alla stazione centrale si manifestano da molto tempo.  

Crisi che non ha soluzioni

"Basterebbe che invece di fare annunci roboanti sulla sua demolizione, l'amministrazione comunale nella persona del sindaco aprisse la sala Tripcovich per farci dormire chi un posto non ce l'ha" così un operatore dell'accoglienza. Una situazione che l'Ics continua a definire "inaccettabile", chiedendo che le istituzioni si adoperino per creare alcune strutture cosiddette di "bassa soglia dove ricoverare i richiedenti asilo in attesa di trasferimento". Secondo l'Ics sono almeno 115 i migranti che dormono in strada da un mese. Tra il 7 e il 21 settembre, sarebbero 83 le persone giunte a Trieste. Al mattino presto (quasi) ogni giorno le forze dell'ordine controllano piazza Libertà. Ogni tanto arriva una scolaresca, attraversa la strada e scatta qualche fotografia al monumento della principessa Sissi. Qualche metro più in là, le coperte argentate riflettono l'evidenza di una crisi che, senza l'applicazione dei trasferimenti nelle altre regioni, non ha soluzione. 

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